L’annuncio ufficiale dei vescovi algerini: la beatificazione si terrà nella cattedrale di Orano, dove era vescovo Pierre Claverie. A presiederla sarà il prefetto della Congregazione per le cause dei santi, il cardinale Angelo Becciu
Si terrà l’8 dicembre la beatificazione dei martiri dell’Algeria. E – nel giorno della festa dell’Immacolata Concezione – nella chiesa di Santa Cruz a Orano, la diocesi di cui era vescovo Pierre Claverie, l’ultimo dei diciannove martiri a essere ucciso dalla violenza jihadista il 1 agosto 1996. L’annuncio l’hanno dato con una nota i vescovi dell’Algeria, che scrivono anche che a presiedere il rito come delegato del Papa sarà il cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione per le Cause dei santi. Non ci sarà – dunque – almeno per il momento, il viaggio di papa Francesco in Algeria, che nei mesi scorsi era stato ventilato come ipotesi.
Il comunicato firmato dai quattro vescovi dell’Algeria si apre con le parole del testamento spirituale di Christian de Chergé, il priore di Tibhirine: «Vorrei che la mia comunità, la mia chiesa, la mia famiglia si ricordassero che la mia vita era donata a Dio e a questo Paese».
Vengoo elencati i nomi di tutti e diciannove i martiri: il vescovo Pierre Claverie – ucciso da una bomba all’ingresso della residenza episcopale insieme al suo autista musulmano Mohammed – e poi il frate Marista Henri Vergès, suor Paul- Hélène Saint-Raymond delle Piccole Sorelle dell’Assunzione, le Agostiniane Missionarie suor Esther Paniagua Alonso e suor Caridad Alvarez Martin, i Padri Bianchi Jean Chevillard, Charles Deckers, Christian Chessel e Alain Dieulangard, le suore di Nostra Signora degli Apostoli suor Angèle-Marie Littlejohn e suor Bibiane Leclercq, la Piccola Sorella del Sacro Cuore suor Odette Prévost e infine i sette monaci trappisti di Tibhirine: dom Christian de Chergé, fratel Luc Dochier, padre Christophe Lebreton, fratel Michel Fleury, padre Bruno Lemarchand, padre Célestin Ringeard e fratel Paul Favre-Miville.
«Ci sono donati come intercessori e come modelli di vita cristiana, di amicizia e di fraternità, d’incontro e di dialogo – scrivono ancora i vescovi algerini -. Che il loro esempio ci aiuti nella vita di ogni giorno. Dall’Algeria la loro beatificazione sia per la Chiesa e per il mondo una spinta e un appello a costruire insieme un mondo di pace e di fraternità».