L’ex rifugiato che vuole mandare 1 milione di libri in Sudan

L’ex rifugiato che vuole mandare 1 milione di libri in Sudan

Arrivò in Australia a 16 anni per fuggire dalla guerra sui Monti Nuba. Oggi Stephen Kamal – con la sua associazione «One in Four» – raccoglie libri scolastici da mandare in Sudan dentro container che si trasformano in biblioteche

 

I rifugiati – al centro oggi della Giornata mondiale a loro dedicata – non sono solo singole persone da aiutare. Molto spesso sono anche l’unica vera carta che abbiamo per provare a costruire un futuro diverso per Paesi del mondo tenuti in ostaggio dalla guerra o dalla negazione dei diritti umani. Come racconta molto bene, per esempio, questa storia semplice pubblicata in queste ore dal Catholic Leader, il settimanale cattolico di Brisbane in Australia.

Il protagonista è Stephen Kamal, un trentenne che in Australia ci arrivò da profugo a sedici anni, nel 2006. Era fuggito dai Monti Nuba in Sudan, una regione che come raccontavamo ancora pochi giorni fa è da decenni al centro di un conflitto dimenticato ma non per questo meno cruento. Una situazione di aperta persecuzione contro i cristiani per la quale solo ora sembrerebbe cominciare ad aprirsi qualche spiraglio.

Stephen Kamal in Australia – dove giunse insieme a una zia – ha avuto la possibilità di studiare, specializzandosi nelle tecnologie informatiche. Ma proprio questa opportunità gli ha permesso di comprendere quanto la negazione del diritto all’istruzione sia la piaga più dolorosa sui Monti Nuba, dove persino le scuole a un certo punto del conflitto sono diventate un obiettivo dell’aviazione di Karthoum. Per questo Kamal ha fondato l’associazione «One in Four» cioè «uno su quattro». Dove questo nome sta a ricordare che nelle aree sfigurate dalla guerra in Africa e in tante regioni povere del mondo un quarto dei bambini non ha accesso all’istruzione.

Provare a cambiare qualcosa in questa situazione inaccettabile è la sfida che si è posto Stephen: per questo ha radunato tanti amici incontrati nel suo percorso scolastico in Australia con un obiettivo specifico, raccogliere libri di testo da inviare nel suo villaggio del Sudan. In questi giorni sta partendo il primo carico di 30.000 volumi, stipati in un container che resterà sui Monti Nuba, dove diventerà una biblioteca. Ma l’obiettivo di «One in Four» è molto più ambizioso: inviare 1 milione di volumi tra i villaggi del Sudan e le altre zone dell’Africa dove la guerra ha messo in ginocchio l’istruzione. Perché i ragazzi di domani non siano più costretti a scappare per costruire il proprio futuro.

Foto: l’immagine è tratta dal sito internet di «One in Four»