Anche il grande allenatore in Svizzera ha raccolto l’appello di «Missio» per raccontare che cosa abbia significato per lui nel mondo del calcio l’invito «Eccomi, manda me» che Papa Francesco ha posto al centro della Giornata missionaria mondiale di quest’anno
Per la Giornata missionaria mondiale 2020 Papa Francesco propone nel suo messaggio l’invito «Eccomi, manda me», tratto dal libro del profeta Isaia. È un invito che in Svizzera «Missio» – l’organismo locale delle Pontificie Opere Missionarie – ha girato ad alcune persone – missionari, laici, giovani – chiedendo a ciascuna di raccontare che cosa significhi per la propria vita. Tra quanti hanno raccolto l’invito c’è anche Fabio Capello, ex calciatore ed ex allenatore che – dal Milan al real Madrid, dalla Roma alla Juventus, dalla nazionale inglese a quella russa – ha guidato alcune tra le squadre più importanti al mondo.
Nel video Capello ricorda che cercava di trasmettere ai ragazzi come educatore in oratorio; ma parla anche di che cosa sia stata per lui la testimonianza cristiana in un ambiente come quello del calcio professionistico. Parlando dei calciatori che partecipatavano alla Messa al sabato nel ritiro pre-partita ricorda che «era bello ritrovare negli sguardi dei calciatori una serenità e un’umiltà che oggi nel mondo del calcio si è persa, soprattutto perché tra social media e playstation non si pensa più alla religione».
Capello racconta però anche di quanto sia stato bello trovare in tanti giocatori l’apertura alla solidarietà con chi ha più bisogno: «Tutti ne sentivano la necessità perché sapevano di avere ricevuto tanto». «Insegnare il rispetto per gli altri e aiutare coloro che ne avevano bisogno – conclude l’ex allenatore – è sempre stato il mio pensiero».
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