Il Sudafrica costretto a pagare lo stesso vaccino anti Covid-19 più del doppio dell’Europa. La sproporzione tra i fondi pubblici investiti per la ricerca e i brevetti mantenuti nelle mani di poche aziende private. La battaglia per aumentare davvero su scala globale la produzione. Il dialogo con Nicoletta Dentico per capire le sfide di giustizia che la pandemia porta con sé
“L’accesso ai vaccini nel mondo non è stato così equo come dovrebbe essere. È triste notare che non tutte le nazioni e coloro che vogliono o hanno bisogno del vaccino possono ottenerlo a causa di problemi di approvvigionamento, mentre nel nostro mondo interconnesso, i vaccini devono essere resi disponibili in modo equo. Poiché ogni vita è inviolabile, e nessuno deve essere lasciato fuori”. Lo scrive Caritas Internationalis in una nota diffusa oggi in cui chiede che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite affronti il tema di una distribuzione equa dei vaccini contro il Covid-19
Perché queste disuguaglianze? Di quali meccanismi si nutrono? Su questo tema abbiamo dialogato l’altra sera sul canale YouTube del Centro Pime con Nicoletta Dentico, esperta di diritti umani che da anni segue il tema della salute in una prospettiva globale. Nel video si parla nel dettaglio della situazione insostenibile per cui oggi il Sudafrica paga lo stesso vaccino molto più dell’Europa, ma anche delle strade possibili per forre fine a queste ingiustizie.