È stato presentato oggi nella basilica di San Lorenzo, l’evento che durante quattro giorni, dal 29 settembre al 2 ottobre, farà di Milano la capitale della missione e un crocevia di incontri fra persone provenienti da tutto il mondo
«Quando nel 1992 è stato ucciso padre Salvatore Carzedda, ci siamo chiesti se continuare la nostra presenza e la nostra missione a Zamboanga. Poi, di fronte alla sua bara, la risposta è stata per tutti chiara: andiamo avanti!». Sono 45 anni che padre Sebastiano d’Ambra, missionario del Pime, dedica la sua vita al dialogo con l’islam in una delle aree più travagliate e conflittuali delle Filippine. E, ancora oggi, continua ad andare avanti!
Padre Sebastiano è stato oggi tra i protagonisti della conferenza stampa di presentazione del Festival della Missione, dal titolo Vivere per-dono” che si terrà a Milano dal 29 settembre al 2 ottobre. Con lui, altri due testimoni che sarà possibile incontrare in quelle giornate, in cui il capoluogo milanese diventerà un crocevia di persone provenienti da tutto il mondo, un luogo di conoscenza, incontro e, appunto, dialogo: la dottoressa Kindi Taila, fuggita da bambina dalla guerra in Repubblica Democratica del Congo grazie all’aiuto di alcune missionarie italiane, e Adriano Karipuna, figura simbolo della resistenza dei popoli indigeni dell’Amazzonia contro la deforestazione.
«La scelta di vita dei missionari – ha detto don Giuseppe Pizzoli, direttore di Fondazione Missio che, insieme alla Conferenza degli Istituti missionari italiani (Cimi) e all’arcidiocesi di Milano promuovono il Festival – li porta a lasciare la loro terra, ad affrontare nuovi ambienti di vita e a confrontarsi con culture molto lontane dalla propria, apprezzandone le caratteristiche e i valori nascosti. Un’esperienza molto ricca, ma poco conosciuta. Il Festival permette di portare tutta questa ricchezza in piazza, alla portata di tutti».
L’edizione 2022 si svolgerà, infatti, principalmente nella zona delle colonne di San Lorenzo, luogo-simbolo delle radici cristiane di Milano, ma anche della movida giovanile. «E sarà anche in molti altri luoghi aperti – ha precisato la direttrice artistica Lucia Capuzzi – con convegni, eventi, concerti, presentazioni di libri, mostre, laboratori e tante altre iniziative, compresi gli aperitivi con i missionari, per un incontro più spontaneo e “informale”».
Il programma è effettivamente ricchissimo, frutto di un cammino fatto insieme da tante realtà. Un cammino cominciato già due anni fa e che si è concretizzato in molte iniziative che hanno animato nel corso dell’ultimo anno il “cantiere” Festival. «Un’occasione per far crescere tutti. Questo Festival rappresenta, infatti, un laboratorio per la Chiesa che sta cambiando; un laboratorio di pace in un tempo in cui le logiche di guerra sembrano prevalere su tutto e tutti; ma anche un laboratorio per i giovani in vista della Giornata mondiale del prossimo anno», ha detto monsignor Luca Bressan, vicario per la cultura e la missione: «Per la nostra diocesi, inoltre, è un modo per riprendere il cammino del sinodo minore Chiesa dalla genti e per ripartire con nuovo slancio in quest’anno pastorale che stiamo iniziando».
Questa “energia” sarà garantita dalle centinaia di testimoni provenienti da tutto il mondo, missionari e missionarie, in primo luogo, ma non solo: uomini e donne che, in modi diversi, agiscono per un mondo più giusto e solidale, in cui potersi riconoscere davvero tutti fratelli e sorelle.
Tra i moltissimi ospiti previsti, segnaliamo, nella giornata di apertura, giovedì 29 settembre, Diego Cugia, alias Jack Folla, in collegamento con l’attivista egiziano Patrick Zaki, che accompagnerà in un viaggio tra carcere e riscatto, a “Ora d’aria” (ore 19). Nella stessa serata, il giornalista e scrittore Mario Calabresi e don Luigi Ciotti, che ha fatto della strada la sua parrocchia, contrastando le mafie e le disuguaglianze, dialogheranno nell’incontro “Frontiera missione: memoria e giustizia” (ore 21.30).
Venerdì 30 settembre, sarà presente anche il presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, nel convegno “Far fiorire la vita – La missione Maddalena” (ore 11), sull’annuncio della Buona Notizia in un mondo ferito, mentre durante il convegno “Giustizia e con-dono” (ore 18), la Ministra della Giustizia Marta Cartabia approfondirà, con il criminologo Adolfo Ceretti e la cappellana del carcere femminile di Santiago del Cile Nelly León, il tema dei percorsi di giustizia riparativa.
Economisti di differenti scuole si confronteranno sulle vie per un mondo più equo e solidale, sabato 1 ottobre, durante il convegno “Oltre l’economia che uccide”. Saranno significative le parole di suor Alessandra Smerilli, segretario del Dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale, del senatore a vita Mario Monti e dell’attivista indigeno contro la deforestazione in Amazzonia, Adriano Karipuna.
Tra gli ospiti protagonisti, chiamati a declinare il significato del titolo “Vivere per dono”, nella sua doppia accezione di gratuità e perdono, segnaliamo padre Christian Carlassare, missionario comboniano e vescovo di Rumbek, in Sud Sudan, dove è sopravvissuto a un attentato; il religioso camilliano, padre Bernard Kinvi, che nel Centrafrica sconvolto dalle violenze arrivò a proteggere fino a 1.500 musulmani; padre Pier Luigi Maccalli, missionario della SMA, e suor Gloria Cecilia Narvaez, francescana di Maria Immacolata, accomunati dall’esperienza di un lungo rapimento in Africa; Zakia Seddiki, che prosegue, con l’associazione Mama Sofia, la missione del marito Luca Attanasio, l’ambasciatore italiano ucciso in Congo.
Un evento, in particolare, ci vede impegnati in prima linea, come rivista Mondo e Missione e come federazione della Stampa missionaria italiana (Fesmi), in collaborazione con Ucsi Lombardia: il convegno che proponiamo in occasione dei 150 anni della nostra rivista, venerdì 30 settembre alle ore 15.30 alle Colonne di San Lorenzo, dal titolo: “Oltre la notizia, il mondo”. Ovvero come i media italiani parlano del mondo e delle sue periferie.
Alla Conferenza stampa di presentazione del Festival sono intervenuti anche Massimo Minelli, presidente di Confcooperative Lombardia, che insieme a Federazione Lombarda BCC e a Fondosviluppo è main partner del Festival, e i rappresentanti delle due principali realtà sostenitrici: Claudia Sorlini, vicepresidente di Fondazione Cariplo, e Agnese Nascosto, Coordinamento progetti e struttura operativa di Associazione Cuore Amico.
«Questo Festival – ha sottolineato padre Fabio Motta, vicario generale del Pime, a nome della Cimi – non sarà un evento isolato. Sia perché è stato preceduto da molte iniziative, sia perché sarà seguito da altrettante, perché vorremmo avviare un movimento che raccolga le diverse forze e realtà che hanno a cuore la missione, creando rete e dinamismo tra loro».
I NUMERI DEL FESTIVAL
Più di 100 gli ospiti, italiani e internazionali, che interverranno nei 29 eventi del programma principale con il titolo “Vivere per dono” e nel ricco calendario del “Festival è anche”; oltre 150 i testimoni missionari che animeranno aperitivi ai bar e bistrot del centro; 200 volontari ad aiutare nella gestione delle oltre 30mila persona attese; oltre 20 strutture religiose e parrocchie ad accogliere le 1.500 persone che da tutta Italia hanno già segnalato richiesta di ospitalità.
I LUOGHI DEL FESTIVAL
Polo dell’evento sono le Colonne di San Lorenzo, un luogo storico e caratteristico della città, da sempre ritrovo della movida milanese e dei più giovani. Ma sono previsti incontri anche in altri luoghi significativi, come la Casa Circondariale San Vittore e l’Università Cattolica del Sacro Cuore, così come la Messa domenicale in Duomo, con i cori di giovani di diverse realtà della diocesi di Milano. Il filo rosso della missione connetterà anche la stessa Basilica di Sant’Eustorgio, dove i missionari cureranno momenti di spiritualità, con la Basilica di Santo Stefano, dove sarà allestita per i giorni del Festival la mostra Missio Milano; Palazzo Lombardia, per una mostra e spettacoli teatrali, con la sala conferenze del Museo diocesano, che ospiterà presentazioni di libri e un incontro sulla moda etica, e la Chiesa di S. Giorgio, con i laboratori su giustizia riparativa e Agenda 2030.
E piazza Vetra (dietro alla Basilica di S. Lorenzo) ospiterà i due eventi in cui è attesa la presenza più numerosa: sabato 1 ottobre, alle 21.30, “Alzati e #ViviPerDono”, per guardare già alla Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona, nel 2023: una serata che alternerà buio e luce, silenzio e musica, alla presenza dell’Arcivescovo Mario Delpini. Domenica 2 ottobre, alle 17, l’atto finale del Festival, dove la pace sarà il motivo che accompagnerà le musiche e le testimonianze del “Missio Contest – Concerto di pace”, con la presenza delle artiste Liza Miller e Anna Tchikovskaya, rispettivamente russa e ucraina.
Alle proposte del programma principale si affiancano quelle del “Festival è anche”: 4 musei convenzionati, 27 bar e bistrot per gli “aperitivi missionari”, incontri con gli autori e presentazione di 14 libri, 5 proiezioni di film, 11 chiese aperte per percorsi artistici e visite guidate, 4 spettacoli, diversi laboratori per bambini, ragazzi, giovani e adulti e tornei di calcetto.
Tutte le informazioni utili, gli aggiornamenti e le modalità per usufruire delle convenzioni su www.festivaldellamissione.it
Il Festival della Missione ha il patrocinio del Comune di Milano e la collaborazione della Regione Lombardia. Travel partner: Trenord