Una mostra realizzata dalla redazione di “Mondo e Missione” ripropone la figura così attuale e ricca di spiritualità della patrona delle missioni a 150 anni dalla nascita. Una figura che verrà approfondita anche durante una serata il 25 ottobre alle ore 21, al Centro Pime di Milano
«Vorrei essere missionaria, non soltanto per qualche anno, vorrei esserlo stata fin dalla creazione del mondo, e esserlo fino alla consumazione dei secoli». Sono le parole di santa Teresa di Lisieux, monaca carmelitana che in missione non è mai andata, ma che è stata proclamata Patrona universale delle missioni insieme al gesuita Francesco Saverio. Come mai?
In occasione dei 150 anni dalla nascita, proviamo a ricordare questa santa giovanissima che, morta a 24 anni, è stata riconosciuta come dottore della Chiesa e inserita dall’Unesco tra le personalità che «hanno contribuito in modo universale al bene dell’umanità». E questo anche grazie alla sua visione missionaria.
Lo facciamo attraverso una mostra che presenta la figura, spesso un po’ banalizzata o ridotta a icona devozionale, di una giovane donna, estremamente intelligente e sensibile, che ebbe intuizioni grandi sin da piccolissima, ed esplorò nel chiuso del monastero di Lisieux le cime più alte del pensiero e gli orizzonti più vasti del mondo. Questo, non solo perché fu “sorella spirituale” di due missionari – uno in Cina, l’altro in Africa – che accompagnava con le sue preghiere e le sue lettere. Ma per quel suo cuore vibrante, quel desiderio di misericordia, carità e amore da condividere con tutta l’umanità come testimonianza dell’amore più grande di Gesù.
«Contemplazione e missione fra i non cristiani indicano i due punti estremi dell’azione della Chiesa – scriveva lo storico direttore di Mondo e Missione, padre Piero Gheddo, missionario del Pime -: sono le due tensioni che ogni battezzato deve nutrire nella sua vita di fede. Ciascuna non sta senza l’altra, anzi ne riceve motivazioni e forza. Tutti noi battezzati siamo chiamati a nutrire, nella nostra piccola vita, questi grandi orizzonti e desideri che ci allargano il cuore e la mente a tutta l’umanità».
Ancora oggi il pensiero e il messaggio di santa Teresa sono di grande attualità per uomini e donne, preti e missionari, piccoli e lontani del XXI secolo. È quello che ha sottolineato anche Papa Francesco nella lettera apostolica che le ha dedicato in occasione dei 150 anni dalla nascita (2 gennaio 1873) e in cui le riconosce, come tratti caratteristici della sua spiritualità, «forza missionaria e gioia di intercedere», ricordando anche il suo desiderio più grande: «Passerò il mio cielo a fare del bene sulla terra».
LA MOSTRA: composta da 12 pannelli roll up, può essere noleggiata contattando il Centro Pime di Milano: 02.438201 / segreteriariviste@pimemilano.com
LA SERATA: mercoledì 25 ottobre, ore 21, al Centro Pime di Milano (Sala Girardi, ingresso via Mosè Bianchi, 94). Un’occasione per approfondire la spiritualità missionaria di Santa Teresina con padre Federico Trinchero, missionario carmelitano in Repubblica Centrafricana, e suor Maria Beatrice Oppizzi e suor Cinzia Bisighini del monastero della carmelitane scalze di MIlano.