Concilio panortodosso

Concilio panortodosso

Per la prima volta dopo secoli le delegazioni delle quattordici Chiese ortodosse si incontrano per un Concilio dal 19 al 27 giugno. Un evento storico importante anche per il cammino ecumenico

 

Che cos’è il Concilio panortodosso?

Il Concilio panortodosso è un incontro che, per la prima volta dopo secoli, vedrà nel 2016 riunite le delegazioni di tutte le Chiese ortodosse che si riconoscono nei diversi patriarcati presenti nel mondo.                                                   Convocato dal patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo si terrà presso l’Accademia Ortodossa di Creta: l’apertura è fissata per il 19 giugno – festa di Pentecoste per le Chiese d’Oriente – e i lavori proseguiranno fino al 27.

Già il fatto che questo Concilio si riunisca è un evento di portata storica: erano decenni che il mondo ortodosso discuteva su un appuntamento di questo genere, ma le divisioni interne e il disaccordo sugli stessi temi da affrontare l’avevano finora reso impossibile.

Quanti sono gli ortodossi oggi?

L’appuntamento di Creta è un’occasione per uno sguardo di insieme sul cristianesimo ortodosso. Al Concilio di giugno parteciperanno infatti le quattordici Chiese che si riconoscono reciprocamente: i quattro patriarcati antichi di Costantinopoli, Alessandria, Antiochia e Gerusalemme, i cinque patriarcati moderni di Mosca, Serbia, Romania, Bulgaria e Georgia e le cinque arcidiocesi autocefale di Cipro, Grecia, Albania, Polonia e Cechia/Slovacchia. Nel mondo oggi gli ortodossi sono circa 250 milioni; di questi circa tre quarti vivono nell’Europa orientale; ma oltre che in Medio Oriente, per via delle migrazioni, comunità ortodosse significative sono presenti anche in Paesi dell’Europa occidentale, negli Stati Uniti, in America Latina e in Australia.

Perché si riunisce ora?

A  giocare un ruolo fondamentale in favore della convocazione del Concilio panortodosso è stata la situazione drammatica vissuta dalle Chiese del Medio Oriente negli ultimi anni. Come spesso accade è la prova del martirio ad aiutare a superare le divisioni tra i cristiani. Ugualmente però la convocazione non è stata un processo facile: inizialmente il Concilio si sarebbe dovuto tenere a Istanbul, nell’antichissima chiesa di Sant’Irene, dove si tenne uno dei Concili ecumenici dell’antichità. In gennaio però la Sinassi dei patriarchi, riunita a Chambesy (Ginevra) per preparare l’evento, ha scelto come sede Creta, per evitare al patriarcato di Mosca imbarazzi politici viste le tensioni perduranti tra Mosca e Ankara sul conflitto in Siria.

Quali argomenti affronterà?

Nell’incontro preparatorio di Chambesy, i patriarchi si sono accordati su sei temi: la missione della Chiesa ortodossa nel mondo contemporaneo, la diaspora ortodossa, l’autonomia di ogni singola Chiesa e le modalità attraverso cui affermarla, il sacramento del matrimonio e i suoi impedimenti, il significato del digiuno e la sua applicazione oggi, le relazioni tra la Chiesa ortodossa e il resto del mondo cristiano. Per ciascuno di questi temi verrà discusso un testo. Inoltre è stata espressa l’intenzione di dare vita a un Segretariato panortodosso incaricato di promuovere il cammino comune. Dentro le singole comunità non mancano però le resistenze e non è detto dunque che su tutti questi temi a Creta emerga una posizione comune.

Come guarda Roma a questo evento?

La Chiesa cattolica guarda con grande interesse al Concilio panortodosso: i patriarchi hanno deciso di aprire la partecipazione alla sessione iniziale e a quella finale del Concilio a osservatori non ortodossi. Anche un inviato del Papa, dunque, prenderà parte all’appuntamento di Creta (molto probabilmente il cardinale presidente del Pontificio Consiglio per l’Unità dei cristiani, Kurt Koch). Al di là di questo è comunque facile vedere una profonda continuità tra il Concilio panortodosso e due storici gesti compiuti da Francesco negli ultimi mesi: l’incontro con il patriarca di Mosca Kirill all’Avana e la visita sull’isola di Lesbo insieme al patriarca Bartolomeo e all’arcivescovo di Atene Ieronymos. Tutti e tre leader di Chiese ortodosse che saranno presenti al Concilio di Creta.