Verso la Giornata missionaria mondiale l’editoriale di padre Giorgio Licini: «Sant’Ignazio di Loyola e san Francesco Saverio trovarono nelle università del Cinquecento i più validi missionari. Da lì anch’essi provenivano»
La Giornata missionaria mondiale che la Chiesa celebra domenica contiene un messaggio preciso ai giovani: «Considerate il servizio missionario a vita come una possibilità concreta e carica di significato».
È quanto scrive padre Giorgio Licini, direttore di Mondo e Missione, nell’editoriale del numero di ottobre della rivista che dedica la sua copertina proprio al futuro della missione, a partire dal calo numerico sensibile dei missionari italiani.
«Il Vangelo non sarebbe mai arrivato neppure a Roma e sulle coste del Mediterraneo – scrive padre Licini – se i primissimi cristiani si fossero accontentati di essere missionari generici là dove vivevano, lavoravano e avevano una famiglia. Non ci sarebbero oggi Chiese cristiane fuori dall’Europa se alcune migliaia di giovani europei non fossero partiti negli ultimi secoli per questo preciso scopo».
E dopo aver ricordato che «Sant’Ignazio di Loyola e san Francesco Saverio trovarono nelle università del Cinquecento i più validi missionari», conclude: «Credenti, colti e coraggiosi. Sono questi i giovani che servono per l’attività missionaria».
Clicca qui per leggere il testo completo dell’editoriale di padre Giorgio Licini