Schiavitù e sfruttamento. La tratta di esseri umani ha assunto dimensioni enormi. Riguarda il 90 per cento dei migranti arrivati in Europa negli ultimi anni. L’8 febbraio al Pime un convegno per capire. Con la testimonianza di chi ne è rimasto vittima.
«Mi è caduto il mondo addosso. Non sapevo cosa dire, cosa fare. Ero pietrificata, piena di angoscia e di paura. Ero confusa e spaventata. Non riuscivo neppure a pensare. Avrei voluto scappare, ma per andare dove? Non sapevo neppure dove mi trovassi. Avevo paura che mi facessero del male. E poi, ero appena arrivata, mi avevano preso i documenti e chiesto il cellulare con la scusa di cambiare la scheda. Ero nelle loro mani. Nelle mani dei trafficanti! Non ci potevo credere. Com’era possibile? Non ci avevo mai pensato, neppure lontanamente. E adesso, che fare?».
Blessing Okoedion è una giovane donna nigeriana. Laureata in informatica, parte per la Spagna indirizzata da una donna insospettabile, pensando di dirigersi verso un’opportunità di lavoro in una ditta in Europa. Sul numero di febbraio Mondo e Missione pubblica un’anticipazione del sul libro-testimonianza (leggi QUI), e l’8 febbraio al Pime, in occasione della giornata contro la tratta di persone, un convegno in collaborazione con Mani Tese e Caritas Ambrosiana approfondirà il fenomeno, con numeri e testimonianze, per provare capire di più e poi rispondere a una domanda: “Intendiamo ancora tollerare che nel mondo, in Italia, ci siano persone schiave e sfruttate?”.
Non si tratta di un fenomeno marginale. I numeri sono impressionanti: il 90 per cento dei migranti arrivati in Europa negli ultimi anni è vittima dei trafficanti di esseri umani. Nel mondo, sono tra i 21 e i 35 milioni le vittime di tratta e lavoro forzato. E in Italia, il fenomeno riguarda dalle 50 alle 70 mila donne costrette a prostituirsi e circa 150 mila uomini, in gran parte giovani migranti, sfruttati per il lavoro schiavo (qui un’infografica per saperne di più). Fra i relatori parteciperanno Francesco Carchedi, esperto di processi migratori e di tratta di donne nigeriane del Parsec Consortium e Blessing Okoedion, ex vittima, mediatrice culturale e autrice del libro “Il coraggio della libertà” (edizioni Paoline).
Il convegno è a ingresso libero. QUI le info sul programma