Nato poche settimane fa con un gravissimo handicap, un bambino dell’Estremo Nord del Camerun è stato operato in queste ore grazie alla Fondazione Betlemme di Mouda, sostenuta dal Pime. Rinnovando così il dono di una vita più preziosa di ogni fragilità
La vita quotidiana in missione si nutre anche di piccoli o grandi miracoli. E al Pime ne siamo stati testimoni anche in queste ore grazie alla storia del piccolo Boniface, un neonato di pochi giorni venuto al mondo a Mordok, un villaggio dell’Estremo Nord del Camerun. Contesto duro quello di questa regione dove alla povertà da anni ormai si unisce la precarietà causata dalle scorribande di Boko Haram, il movimento islamista che proprio in queste ultime settimane sta rialzando pericolosamente la testa. Contesto, poi, ancora più duro se – come nel caso di Boniface – si viene alla luce da una madre portatrice di un handicap mentale e un padre sconosciuto. Contesto che stava diventando addirittura disperato quando alla nascita, il 4 novembre scorso, al bambino è stata diagnosticata una grave forma di idrocefalia.
Per dare a Boniface una possibilità di sopravvivenza occorreva un intervento chirurgico urgente. Ed è qui che la sua storia si è imbattuta in una stella cometa che ha il volto della Fondazione Betlemme di Mouda, fondata nel 1997 da padre Danilo Fenaroli, missionario del Pime, e che tra i suoi compiti – insieme all’accoglienza agli orfani e ai bambini denutriti – ha anche un’attenzione particolare per i portatori di handicap, dai più piccoli ai più grandi. Non senza difficoltà, oggi, perché come raccontiamo in questo articolo anche questa realtà in Camerun fa i conti con una difficile ripresa dopo il lockdown.
Con il sostegno della Fondazione Pime – che ha messo a disposizione immediatamente tutte le risorse economiche necessarie – la Fondazione Mouda si è mossa per organizzare al più presto l’intervento neurochirurgico necessario a Boniface. Individuato all’Ospedale regionale di Garoua il chirurgo disponibile per l’operazione è stata la Fondazione Betlemme a reperire e acquistare il drenaggio. Così mercoledì scorso un infermiere e due puericultrici hanno potuto accompagnare il piccolo nel capoluogo. Come purtroppo, però, spesso succede in questa regione dell’Africa, appena arrivati hanno ricevuto dal chirurgo e dall’anestesista la lista dei medicinali da procurarsi per l’intervento, dal momento che la farmacia dell’ospedale era sguarnita. Così hanno dovuto girare le farmacie della città e anche quella militare per riuscire a racimolare il tutto. Alla fine, però, ieri l’intervento neurochirurgico è stato finalmente effettuato e Boniface l’ha superato brillantemente. Adesso riposa nel suo lettino sotto una coperta di stelle come mostra il breve filmato qui sotto. Un gran regalo di Natale per tutti noi.
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