«La scuola è vita». Parola dei ragazzi in fuga da Boko Haram
Fratel Fabio Mussi sulla situazione nell’Estremo Nord del Camerun. Dove i profughi in fuga da Boko Haram continuano ad arrivare, anche se da noi le loro violenze non fanno più notizia. Profughi che la Fondazione Pime Onlus sta continuando a sostenere attraverso la campagna «Educazione, cantiere di pace»
«Non si parla più delle violenze di Boko Haram, ma questo non vuole affatto dire che siano finite: nell’Estremo Nord del Camerun continuano tuttora ad arrivare 500 profughi al giorno in fuga e circa la metà sono bambini. Perché è importante offrire loro una scuola? L’ho trovato scritto da loro stessi su un’aula mezza diroccata: “La scuola è vita”. Non era rimasto praticamente niente lì, eppure loro lo hanno scritto. Ed è un messaggio anche per tutti noi» A raccontarlo nel video qui sotto è fratel Fabio Mussi, missionario sostenuto dal progetto «Educazione, cantiere di pace» della Fondazione Pime Onlus, che in Camerun vuole costruire nuove scuole per i ragazzi in fuga dalle milizie islamiste di Boko Haram. Per saperne di più e contribuire clicca qui [kad_youtube url=”https://youtu.be/9Mdeun6YvHE” ]Articoli correlati

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