Domenica 22 aprile partirà da Reggio Emilia una grande marcia che giungerà fino a Ginevra, davanti alla sede delle Nazioni Unite, per chiedere pace per la Repubblica Democratica del Congo
Domenica 22 aprile, alle ore 9 (presentarsi ore 8,30), partirà da Piazza Prampolini (Reggio Emilia) una grande marcia che giungerà fino a Ginevra, davanti alla sede delle Nazioni Unite, per chiedere pace per la Repubblica Democratica del Congo. L’evento sarà preceduto da una fiaccolata che si svolgerà sabato 21 aprile, alle ore 19 (presentarsi ore 18,30), con partenza da Piazza della Vittoria, sempre a Reggio.
Organizzata da Peace Walking Man Foundation e dal comitato #Stand4DRCongo, costituito da 30 giovani studenti di alcune scuole di Reggio Emilia, la lunga camminata intende richiamare l’attenzione di istituzioni, media e opinione pubblica sulla crisi attualmente in corso in Congo.
I dati diffusi dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) parlano della più grave crisi al mondo, nonché della più dimenticata. I conflitti intestini hanno portato il numero dei rifugiati interni a superare l’esorbitante cifra di 4 milioni. 750mila bambini stanno soffrendo di malnutrizione acuta e 400mila rischiano di morire di fame nella regione del Kasai anche perché 25 zone sanitarie sono in stato di crisi nutrizionale. A generare l’attuale ondata di malcontento è stato il rifiuto del presidente Joseph Kabila a lasciare il potere quando, il 19 dicembre 2016, ha terminato i due mandati presidenziali previsti dalla costituzione. La popolazione aspettava con ansia le elezioni, da farsi, secondo un primo accordo stretto il 31 dicembre dello stesso anno tra la maggioranza e l’opposizione, entro la fine del 2017. Ma, ad ora, i congolesi non sono ancora stati chiamati alle urne.
«Mi chiamo John Mpaliza. Sono cittadino congolese (Congo RD). Vivo in Italia dal 1993 e stabilmente a Reggio Emilia dal 1997. Ho una laurea breve in Ingegneria Informatica conseguita presso l’Università degli Studi di Parma e lavoro come programmatore/sistemista e architecture manager. Nel 2010 ho deciso di fare qualche cosa per aiutare il mio paese, che ha subito una guerra ed una invasione durate più di un decennio» spiega John Mpaliza, congolese che vive in Italia, uno degli organizzatori della marcia. «Nel Congo RD, secondo il rapporto “mapping” dell’ONU, vi è stato un genocidio nel decennio tra il 1993 ed il 2003. Ma sembra non interessi a nessuno. Infatti, l’unico interesse per molti è quello economico (vedi sfruttamento di minerali come il coltan).Ho deciso quindi di trovare una sistema per denunciare questi crimini di guerra, informare e sensibilizzare più gente che posso sulla situazione in cui si trova il mio paese. Sono stato a camminare a Santiago de Compostela e a Roma, sempre a piedi. La pace è possibile ma non può arrivare se non la si cerca».
Alla Repubblica Democratica del Congo Mondo e Missione dedica la copertina e il servizio di apertura “Congo in fiamme” del numero di aprile, che potete leggere cliccando qui