Una campagna internazionale chiede ai governi misure concrete per rendere effettiva la “decade” contro la malnutrizione proclamata dalle Nazioni Unite dal 2016 al 2025.
Non se ne sono accorti in molti finora, ma l’Onu ha fissato un arco di tempo di dieci anni, dal 2016 al 2025, per compiere passi decisivi nella lotta contro la malnutrizione, soprattutto infantile, che riguarda milioni di persone in tutto il mondo.
Perché la Decade of Action on Nutrition (Decade di azione sulla nutrizione) non resti un mero proclama, diverse organizzazioni non governative si sono riunite nella campagna internazionale Generation Nutrition per chiedere ai governi azioni concrete e mirate nei Paesi dove la piaga della malnutrizione è presente, con particolare riferimento agli obiettivi fissati dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Per l’Italia ha aderito nei giorni scorsi Medici con l’Africa Cuamm, ong che ha all’attivo diversi programmi anti-malnutrizione su larga scala in Paesi Africani, fra cui Angola e Tanzania. «Generation Nutrition è una campagna globale della società civile creata per invitare i governi ad agire per porre fine alle morti infantili causate da malnutrizione» dicono da Medici con l’Africa. Secondo l’ong è sempre più importante agire a livello internazionale, oltre a portare avanti progetti concreti sul campo. «Da questo mese siamo anche noi uno dei circa ottanta partner che sostengono questa campagna in dodici paesi e a livello europeo. Lo scopo di far parte di una campagna sulla nutrizione è il lavoro di squadra. Solo grazie a un lavoro di squadra su più fronti – salute, educazione e agricoltura in primis – possiamo affrontare il problema su larga scala».
In Tanzania Medici con l’Africa sta portando avanti un importante progetto di lotta alla malnutrizione infantile in collaborazione con il governo locale, che mira a identificare e curare i bambini affetti da malnutrizione acuta e cronica in maniera integrata, intervenendo sia in ospedale che nelle comunità e seguendo la salute del bambino dal concepimento fino ai primi anni di età. Si tratta di un approccio innovativo, poiché generalmente i due tipi di malnutrizione vengono affrontati con progetti separati: in questo caso invece si interverrà sia a livello comunitario per identificare per tempo i bambini affetti da malnutrizione cronica, sia a livello ospedaliero per curare i bambini la cui malnutrizione è diventata acuta.
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