Più di 11 mila Sostegni a distanza, 63 progetti in 12 Paesi: ma, oltre ai dati, nel bilancio sociale della Fondazione Pime vi raccontiamo anche le storie di tante persone che i nostri missionari aiutano in tutto il mondo
Anche quest’anno, in concomitanza con la chiusura del bilancio d’esercizio e del bilancio sociale, vogliamo raccontarvi tutte le attività che la Fondazione Pime ha realizzato nel corso del 2020 nel mondo e in Italia.
Redigere il bilancio non significa solo produrre un documento contabile, ma anche ripercorrere i progetti e le iniziative realizzate, ripensare alle nuove esperienze acquisite e donate grazie all’incontro e al dialogo col prossimo, ricordare le difficoltà e le emergenze affrontate e superate grazie al supporto dei nostri benefattori.
Non è mai facile “tirare le somme”, ma anche attraverso i numeri (il bilancio di esercizio e quello sociale sono consultabili integralmente sul sito centropime.org) abbiamo provato a riassumere il nostro 2020.
In queste righe desideriamo trasmettervi l’operato dei nostri missionari e degli uffici del Centro Pime di Milano attraverso una sintesi fatta non solo di dati, bensì di storie di bambini, famiglie e comunità incontrati ogni giorno.
Sostegno a distanza (SAD)
Il Sostegno a distanza, introdotto in Italia proprio dai missionari del Pime nel 1969, si conferma ancora oggi uno dei migliori strumenti per garantire istruzione, cure mediche e alimentazione a ragazzi e persone bisognose. Nel 2020 la Fondazione Pime, grazie ai benefattori che hanno scelto questa modalità di supporto, ha aiutato 11.267 bambini, giovani, persone con disabilità e seminaristi.
In particolare, le persone sostenute attraverso progetti di Sostegno a distanza sono state 7.990 in Asia, 2.251 in Africa, 903 in America Latina, 37 in Oceania e 86 in Europa (Italia). La grande maggioranza dei beneficiari dei SAD sono stati bambini (10.533), accompagnati dai missionari del Pime e dai referenti in missione nel loro percorso di formazione scolastica e nelle necessità di base (cure mediche e alimentazione), che variano a seconda delle esigenze del Paese e della comunità in cui i piccoli sono inseriti. I restanti beneficiari sono persone con disabilità (347) e giovani (266) appartenenti a varie fasce di età e con diverse esigenze, seminaristi (121) presso i Seminari filosofici di Yaoundé in Camerun, Pune in India, Banani in Bangladesh e presso il Seminario Teologico internazionale di Monza.
Progetti di sviluppo
Nel 2020 la Fondazione Pime ha sostenuto 63 progetti di sviluppo in 12 Paesi tra Asia, Africa, America Latina e Oceania. I fondi raccolti nel 2020 hanno permesso di finanziare attività in diversi ambiti di intervento.
In particolare sono stati realizzati:
– 31 progetti di sviluppo sociale (pozzi e fornitura di acqua potabile, programmi di sensibilizzazione al rispetto di norme igienico-sanitarie, installazione di pannelli solari, promozione sociale, programmi di aiuto e integrazione ai bambini e giovani con disabilità);
– 19 progetti di istruzione e formazione (corsi di formazione professionale e inserimento socio-lavorativo, costruzione e ampliamento di asili e scuole, ostelli per giovani, materiali e attrezzature scolastiche, istruzione primaria e secondaria per bambini e giovani in difficoltà);
– 9 progetti sanitari (centri di riabilitazione e assistenza socio-sanitaria per giovani e persone con disabilità, costruzione di strutture igienico-sanitarie e di dispensari medici e assistenza ai pazienti malati di cancro);
– 2 progetti in ambito pastorale (promozione umana nei villaggi, formazione e catechesi ai leader delle comunità parrocchiali);
– 1 progetto di emergenza (messa in sicurezza degli stabili preposti all’accoglienza delle famiglie in difficoltà);
– 1 progetto per lo sviluppo dei mezzi di comunicazione sociale (programmi radiofonici dell’emittente Radio Sol Mansi).
Borse di studio
Tra gli interventi sostenuti dalla Fondazione Pime vi sono anche le borse di studio, uno strumento di accompagnamento e supporto per giovani studenti che, al termine degli studi superiori, desiderano continuare nel loro percorso di formazione iscrivendosi all’università. Nel 2020 sono state finanziate 34 borse di studio per altrettanti studenti universitari in Bangladesh, Cambogia, Camerun, Costa d’Avorio, Papua Nuova Guinea, Thailandia.
Cinque per mille
Con i fondi derivanti dal 5 per mille la Fondazione Pime ha svolto, da agosto 2019 a fine luglio 2020, la propria attività istituzionale sostenendo interventi nell’ambito della cooperazione internazionale, delle missioni, dei Sostegni a distanza, dei progetti all’estero nei Paesi in via di sviluppo, con particolare attenzione ai contesti geografici e alle attività in cui sono presenti i missionari del Pime. Nel 2020 abbiamo aiutato circa 3.500 bambini, 6.500 adulti e 1.600 famiglie in 9 Paesi nel mondo (Bangladesh, Brasile, Cambogia, Camerun, Ciad, Costa d’Avorio, Guinea-Bissau, India e Myanmar) offrendo assistenza medica, garantendo acqua potabile e sostegno alimentare, istruzione e formazione professionale.
Altre attività
La Fondazione Pime organizza anche eventi, attività culturali, educative e di animazione missionaria presso il Centro Pime di Milano e le sedi di Busto Arsizio (Va), Sotto il Monte (Bg) e Treviso.
Nel 2020, nonostante le restrizioni e le difficoltà nella realizzazione degli eventi in presenza, siamo riusciti a organizzare il tradizionale Congressino missionario presso il Centro Pime di via Monte Rosa e ad accogliere, nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, circa 1.900 persone. La chiusura del Centro missionario, del Museo Popoli e Culture, del Teatro e della Biblioteca a causa delle restrizioni per la pandemia di Covid-19 ci ha spinti a sperimentare nuovi canali di comunicazione digitali, grazie a cui abbiamo raggiunto: 3.335 ascoltatori dei podcast delle attività culturali ed educative, 2.313 iscritti al canale Youtube con 6.294 ore di visualizzazione, 4.747 follower sulla pagina Facebook e 1.682 follower sulla pagina Instagram del Centro Pime.
Emergenza Coronavirus
Quando il Coronavirus ha iniziato a diffondersi in Italia, la Fondazione Pime ha fatto da ponte per trasmettere i messaggi di speranza e le preghiere dai Paesi di missione ai benefattori italiani.
Purtroppo però presto la pandemia ha preso piede anche all’estero, spesso con conseguenze ancora più tragiche rispetto a quelle vissute in Europa. Per rispondere a questa grave emergenza è stato aperto il Fondo S140 “Emergenza Coronavirus nel mondo” che nel 2020 ha raccolto 333.392,73 euro con cui è stato possibile aiutare tantissime persone e comunità sia dal punto di vista sanitario sia alimentare.