Africa protagonista

Africa protagonista

Organizzato in collaborazione con Edizioni E/O, il CaLibro Africa Festival in corso fino al 1 ottobre a Città di Castello vedrà protagonisti alcuni dei migliori scrittori del continente

 

Ci saranno il Premio Goncourt Mohamed Mbougar Sarr, ma anche l’italo-somala Igiaba Scego, candidata allo Strega di quest’anno. E molti altri scrittori e scrittrici africani alla decima edizione di CaLibro Africa Festival in programma da giovedì 28 settembre a domenica primo ottobre a Città di Castello, in Umbria. L’evento è organizzato in collaborazione con Edizioni E/O, che in questi anni ha pubblicato alcuni dei più interessanti autori africani contemporanei, da Chinua Achebe, Abasse Ndione e Ahmadou Kourouma, ai più recenti Damon Galgut e Mohamed Mbougar Sarr, autore, quest’ultimo, dello straordinario romanzo La più recondita memoria degli uomini che nel 2021 gli è valso, appunto, il Goncourt. Dello stesso autore, Edizioni E/O ha pubblicato recentemente anche Il silenzio del coro, un romanzo-verità ambientato in Sicilia, dove l’autore ha conosciuto personalmente l’esperienza dell’associazione salesiana Don Bosco 2000 che accoglie i migranti sbarcati sull’isola e li accompagna durante la lunga attesa dei documenti. Ne è nato un racconto appassionante e tragico in cui si incontrano e si scontrano storie di migranti, di volontari e di politici, in bilico tra accoglienza e intolleranza, ma senza cadere nella trappola manichea di dividere e contrapporre buoni e cattivi.

Le letterature africane si stanno finalmente imponendo nel panorama mondiale, e i prestigiosi premi ricevuti nel 2021 da tre scrittori africani – il Nobel al tanzaniano Abdulrazak Gurnah, il Goncourt al senegalese Sarr e il Booker Prize al sudafricano Damon Galgut – sono solo un esempio dei riconoscimenti che attestano, pur con grave ritardo, tale vitalità.

«Eppure – sostengono gli organizzatori – tutto questo non basta: c’è ancora bisogno di presentare al pubblico italiano le scrittrici e gli scrittori africani, e di farlo più e meglio. È per questo che prende vita CaLibro Africa Festival: un’occasione d’incontro con i lettori, un momento di confronto e di presentazione al pubblico del nostro Paese di diversi scrittori e scrittrici di origine africana».

Una di queste, Igiaba Scego, si è ormai imposta nel panorama letterario italiano con i suoi romanzi che si collocano dentro la realtà sempre più multietnica, multiculturale e multireligiosa del nostro Paese, ma che aprono anche su orizzonti più ampi, come fa il suo ultimo libro, Cassandra a Mogadiscio (Bom-piani, 2023). Attraverso la sua storia familiare, Scego fa emergere tutti i demoni sia della vicenda coloniale italiana, ma anche della follia distruttrice che si è impossessata della Somalia. Con Chiara Piaggio, che sarà pure presente al CaLibro Festival, ha inoltre curato la raccolta Africana. Raccontare il continente al di là degli stereotipi (Feltrinelli, 2021), che è, a sua volta, un viaggio attraverso la letteratura dell’Africa contemporanea: un viaggio plurale così come lo saranno le voci degli autori e delle autrici che parteciperanno al Festival di Città di Castello. Tra questi, Damon Galgut, autore di numerosi romanzi tradotti in italiano, come La promessa (Edizioni E/O, 2021), una storia familiare che rispecchia l’atmosfera di risentimento, rinnovamento e infine di speranza che caratterizzano il Sudafrica del post apartheid. A Città di Castello ci sarà anche la tunisina Amira Ghenim, autrice di La casa dei notabili (Edizioni E/O), una complessa saga che coinvolge una grande e ricca famiglia di Tunisi, tormentata da uno scandalo e da molta ipocrisia; la nigeriana Cheluchi Onyemelukwe Onuobia, di cui E/O ha pubblicato in italiano Due vite, due donne; ma anche il camerunese Eugène Ebodé, purtroppo non ancora tradotto nel nostro Paese.

«CaLibro Festival – spiegano gli organizzatori – è stato promosso dall’associazione culturale Il Fondino, nata a Città di Castello nel 2005 da un gruppo di amici che all’inizio cercavano solamente un luogo dove trascorrere insieme le loro serate in provincia. Poi – ironizzano – la cosa è sfuggita di mano e il gruppo ha realizzato in questi anni più di sessanta iniziative rivolte alla città, in campo culturale e di impegno civico, con un’attenzione particolare per le reti locali».
Dopo le limitazioni dovute alla pandemia di Coronavirus, la decima edizione si presenta come un evento davvero speciale e originale, proprio per questa apertura al mondo della letteratura africana, ancora poco conosciuta in Italia, ma anche molto sottovalutata. Il Festival prevede, oltre agli incontri con gli autori, concerti, proiezioni e altri eventi. Programma completo su: www.calibrofestival.com