Dopo l’assassinio del presidente Moise si sono già spenti i riflettori sull’isola caraibica. Da Port-au-Prince la testimonianza di Maurizio Barcaro, missionario laico italiano: “In un clima di violenza, sequestri, lotte fra bande e caos politico impossibile pensare a elezioni accettabili come vorrebbe la comunità internazionale”
Cari amici,
circa 80 giovani sono partiti per gli esami di maturità questa mattina. Andranno tutti in diverse sedi stabilite dal ministero dell’Educazione. Erano tutti qui questa mattina per le ultime parole motivazionali e di incoraggiamento del direttore. Tanti occhi giovani e luccicanti che hanno fame di vita e anelano a tutto ciò che i giovani di tutto il mondo desiderano: successo, lavoro, pace, serenità, gioia. Nulla di tutto questo disponibile in Haiti purtroppo. Vanno agli esami con quell’obbiettivo ben sapendo che non avranno un futuro nel loro Paese e probabilmente molti di loro cercheranno di andarsene da Haiti in un modo o un altro.
Sono passate 3 settimane da quando il presidente fu assassinato. Per fortuna non c’è stato il caos totale che si pensava. Hanno arrestato diversi mercenari colombiani accusati dell’uccisione del presidente e accusato diversi esponenti politici e di famiglie ricche haitiane di averne commissionato l’uccisione ma le indagini sono tuttora in corso e stanno diventando complicate e avvolte da un velo di mistero. Nel frattempo la vita va avanti penosamente per la maggior parte degli haitiani. Questo limbo politico creato dall’assenza di un capo di Stato e dalla confusione costituzionale di chi dovrebbe essere il responsabile a interim, dà quel senso di insicurezza e ansia a tutta la popolazione. Per ora è il primo ministro, che l’ex presidente aveva scelto proprio 2 giorni prima di essere assassinato, che garantisce una certa – se così si può dire – stabilità ma cosa avverrà nei mesi a venire è sulla bocca di tutti.
La comunità internazionale domanda che si facciano le elezioni, che erano già previste anche dall’ex presidente, per settembre e novembre 2021 e per me questa è una cosa assurda. In un clima di violenza, sequestri, lotte fra bande e caos politico è impossibile che delle elezioni accettabili possano essere fatte. Qui la gente quando esce da casa si fa il segno della croce chiedendo a Dio di poter tornare a casa sana e salva……figuratevi chi va a far la fila a qualche seggio. Mi sorprende questa cieca e assurda attitudine della comunità internazionale. Probabilmente certi ambasciatori che sono qui ‘consigliano’ il da farsi ma questa è gente che vive in esclusivi quartieri con belle case, agenti di sicurezza, macchine con autisti, cuoca, donna di pulizie e bello stipendio mensile al netto di spese.
In un Paese dove il 90% della popolazione può essere divisa in ‘poveri’ e ‘miserabili’ bisognerebbe ascoltare il punto di vista di chi vive a contatto con la popolazione e non di chi vive in una bolla di bambagia protetta. Comunque sia per ora queste sono le notizie, spero che il tempo e un po’ di buon senso faccia cambiare idea a chi deve decidere. Spero che una forza militare di pace venga a portare un po’di sollievo a una popolazione stremata e vulnerabile e in balia degli avvenimenti. C’è il rischio reale che si possa scivolare in una anarchia totale.
Nel frattempo i prezzi dei beni di prima necessità continuano ad aumentare e c’è carestia di benzina, gasolio e kerosene e di bombole di gas. Quasi un paio di mesi fa dei depositi di riso, olio, fagioli, latte in polvere, mais e altro furono saccheggiati e rimangono tuttora chiusi. Questi depositi erano dei distributori per piccoli e medi rivenditori che a loro volta vendevano sia qui in città che in paesi di provincia. Risultato… la distribuzione è più che dimezzata, i prezzi sono saliti sia all’ingrosso che al dettaglio, la paura della criminalità frena i grossi commercianti e distributori e la vita è diventata ancora più difficile per le migliaia di mamme e papà che invadono le strade ogni giorno ‘in cerca della vita’. Immaginate di svegliarvi ogni mattino con la preoccupazione di cosa dare da mangiare ai propri figli, o come proteggerli dai pericoli di essere arruolati da banditi o di essere violentate di notte da qualche balordo che entra nella misera baracca dando semplicemente un calcio alla porta. Come può una mamma pensare al futuro lontano quando anche la giornata che si apre non ha nessuna sicurezza o garanzia? Chi fra di voi è una mamma o un papà, provi ad immaginarsi per un attimo nei panni della povera gente semplice che non ha lavoro e vive in una baracca senza nessuna sicurezza, niente luce o acqua o un gabinetto e poi guardate negli occhi uno di questi bambini, e poi pensate che questo bambino o bambina potrebbe essere la vostra figlia o figlio. Terribile, non e vero?
Ma la vita va avanti…. le scuole sono chiuse e come dicevo, i giovani sono andati all’esame di stato. Alla missione abbiamo scorte di tutto e per ora va abbastanza bene. In queste ultime 2-3 settimane siamo riusciti ad aiutare tante famiglie con un pacco di provvigioni alimentari: 6 kg di riso, 3 kg di fagioli, 6 litri di olio e un po’ di latte in polvere per chi ha bambini piccoli e probabilmente continueremo ad aiutare altre famiglie in questi giorni. Continuiamo ad aiutare diverse famiglie pagando l’affitto della casa/baracca dove vivono e ci sono in attesa famiglie sfollate da Cité Soleil a causa delle guerre fra bande che cerchiamo di aiutare come possiamo. Continuiamo ad aiutare soprattutto donne, bambini e anziani bisognosi di cure mediche attraverso un programma sanitario. In questo caso due giovani che erano nella nostra scuola, girano camminando per certi quartieri poveri e individuano persone bisognose che poi aiutiamo con spese mediche per esami e cure e anche operazioni a volte. Lo spirito è quello di andare a cercare i più bisognosi.
Bisogna fare il tutto con molta discrezione. Creare una folla al portone attira scrocconi e banditi e pericoli. Sarebbe più facile non fare nulla ma alla fine chi soffre sono i più bisognosi e quindi trovare un modo per andare avanti cercando di aiutare anche materialmente è la cosa migliore e spero di non essere obbligato a fermare il tutto. Ultimamente, vista la situazione dove la polizia non può fare quasi nulla contro queste bande di criminali, anche noi abbiamo avuto la visita di qualche giovinotto con tanto di fucile e pistole. A dire il vero non sono venuti a minacciare ma sono venuti a ‘cercare un aiuto economico’ per poter sorvegliare la zona e proteggere gli onesti cittadini e i loro beni (risata): evidentemente sono degli approfittatori. Speriamo che non tornino.
Con le scuole chiuse siamo nel pieno dei vari lavori di manutenzione per le scuole. Riparare banchi, ripitturare tutto o quasi, portoni compresi. Fare riparazioni qua e là e lasciare le scuole riposare e respirare anche loro. Nel frattempo stiamo dividendo pagelle e bollettini e risultati di fine anno da spedire ai sostenitori, tutte cose che riceverete dopo le vacanze credo. Non mancano incontri con direttori e insegnanti sempre in preparazione per il nuovo anno. In generale, vista la situazione difficile che stiamo vivendo già da settembre 2019, andiamo abbastanza bene ma c’è sempre qualche problema o correzione da fare qua e là. Sono 130 fra insegnanti e Direttori che lavorano per il buon funzionamento delle scuole e tutti sono alle prese sempre con problemi complicati, anche solamente per venire a scuola negli ultimi mesi. Se non ci sono maggiori problemi le scuole dovrebbero ricominciare la seconda settimana di settembre, ma non abbiamo nessuna certezza per ora.
Seguo le notizie dall’Italia tutti i giorni. Anche lì i media si sbizzarriscono a dar notizie. Il mio desiderio è che grazie al vaccino fra un poco non si sentirà più parlare di covid19, ma purtroppo ecco le varianti, i no vax, la leggerezza dei giovani, le bugie dei media. Speriamo in bene.
Grazie per i messaggi di solidarietà e incoraggiamento e sostegno di queste ultime settimane malgrado i tanti problemi che ci sono anche in Italia. Il vostro sostegno economico per la missione è molto importante ma per esperienza so che le vostre preghiere, pensieri positivi e preoccupazione per la missione giocano una parte molto importante per noi tutti qui. Siamo alla fine di luglio e auguro a tutti di passare un periodo di riposo, poco importa cosa farete. Grazie sempre di tutto.
Maurizio Barcaro