Ricordando padre Aristide a 110 anni dalla nascita

L’associazione Amici di monsignor Pirovano promuove alcune iniziative in occasione dell’importante anniversario. Tra queste, la pubblicazione di alcune testimonianze di persone che lo hanno conosciuto
«Quando arrivammo nel 1948 c’erano due missionari, veramente eroici, ma completamente isolati. La maggior parte degli abitanti si dichiaravano cattolici, ma la loro vita religiosa era stata ridotta al battesimo e a qualche festività religiosa una volta all’anno, quando il sacerdote riusciva ad andare a visitarli». È il racconto di padre Aristide Pirovano, missionario del Pime e uno dei pionieri della presenza dell’Istituto nell’Amazzonia brasiliana. Padre Aristide venne poi nominato amministratore apostolico e quindi vescovo di Macapá. Ovunque ha lasciato tracce indelebili, specialmente a Marituba, dove con Marcello Candia trasformò quello che era un lebbrosario in una vera e propria città. Una vita, anche la sua, veramente eroica, e ricchissima di iniziative e opere a favore della popolazione locale.
Oggi la sua memoria viene tenuta viva dall’associazione Amici di monsignor Pirovano di Erba, dove il missionario è nato il 22 febbraio 1915, ovvero 110 anni fa.
Per celebrare questo anniversario, gli “Amici” hanno promosso diverse iniziative, tra cui un concerto sabato 22 febbraio, alle ore 20.45, nella chiesa di Santa Maria Nascente a Erba.
Soprattutto, però, verranno diffuse alcune testimonianze di persone che lo hanno conosciuto.
I testi saranno pubblicati mensilmente sul sito dell’Associazione. La prima testimonianza è quella dell’ingegner Teresinha Botelho, progettista di tutte le grandi opere ideate di padre Aristide nella comunità brasiliana.
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