L’importanza che la danza ha nella cultura balinese emerge anche dalle opere d’arte, in particolare quelle di Nyoman Darsane
Le opere dell’artista balinese Nyoman Darsane regalano un mondo affascinante e avvolgente, in cui l’uso dei colori, il movimento, la danza e il teatro delle ombre, espressioni della cultura tradizionale di Bali, si fondono armoniosamente con i temi cristiani.
Nyoman Darsane nasce nel 1939 a Payangan da una famiglia indù di coltivatori di riso. Il padre, suonatore nell’orchestra del villaggio, lo fa studiare nella casa del signore locale e poi alla scuola d’arte dell’Università di Diponegoro a Giava. In questi ambienti il ragazzo matura una forte appartenenza culturale ma anche una spiccata individualità, che lo porta a convertirsi molto giovane al cristianesimo.
Pittore a olio, autore di batik, danzatore, musicista, marionettista, figlio di Bali e uomo di fede, Darsane nella vita come nell’arte unisce in modo indissolubile sia elementi di ispirazione cristiana sia uno stile autenticamente balinesi, tanto da dire di se stesso: «Bali è il mio corpo, Cristo è la mia vita». Nella cultura e nel culto balinese la danza riveste un ruolo fondamentale: attraverso di essa si fanno richieste e ringraziamenti, si comunica con il mondo divino e si raccontano storie. Allo stesso modo il movimento e i gesti di danza permeano tutta l’arte di Darsane, creando un linguaggio corporeo e visuale perfettamente comprensibile alla cultura locale: Gesù ha il corpo e le movenze di un danzatore balinese che sostituisce le parole e i discorsi con una morbida gestualità; le scene bibliche sono ricche coreo-grafie corali, in cui i movimenti disegnano forti legami di famiglia e di villaggio; Maria, uomini e donne raffigurati in preghiera tengono fiori di frangipane tra le mani sollevate sulla fronte, nel gesto tipico del culto locale.
Se Darsane dà un “corpo balinese” alla fede cristiana, allo stesso tempo attribuisce nuovi significati a posizioni e gesti tradizionali. Nel dipinto “Cristo nel cerchio dei danzatori guerrieri” la raffigurazione di una danza in cui il protagonista usa la sua forza per allontanare e vincere gli avversari, diventa qualcosa di assolutamente nuovo: Gesù danzante al centro del dipinto con i suoi movimenti cerca di attirare a sé i nemici, offrendo così il suo sacrificio personale per la salvezza universale.