Skip to main content

A Messa, ricordiamoci di loro

Era ed è una cosa meravigliosa avere un luogo di preghiera riconosciuto ad Hassi Messaud (Algeria), città del petrolio e del gas. I cristiani stranieri, fino a qualche mese fa, potevano partecipare all’Eucaristia, il venerdì pomeriggio e la domenica mattina, nella cappella di Nostra Signora delle Sabbie, dove abitano padre Alberto e tre missionarie dell’Immacolata. Quando arrivai a Touggourt, nel 2006, mi recavo ad Hassi Messaud e ogni venerdì arrivava un bel gruppo di italiani con qualche francese, americano, egiziano copto. A Natale e a Pasqua un piccolo aereo mi portava in qualche base, in pieno deserto, dove si potevano celebrare le grandi feste. Nella preghiera di quegli operai coglievo la loro gioia accanto alle preoccupazioni di famiglia e le insicurezze del lavoro e dell’ambiente. Nella cappella di Hassi Messaud c’è anche una statuetta della Madonna donata da un operaio miracolato. Ora non è più così. Dopo l’attentato di Ain Amenas, dove morirono trenta operai stranieri e trenta algerini, e dopo l’uccisione di un francese nella Kabilia, le compagnie straniere non permettono più ai loro operai di uscire senza scorta della polizia. Ora padre Alberto e le tre suore celebrano senza vedere arrivare gli operai stranieri. Padre Alberto li raggiunge nelle loro basi, pranzando con loro, inviando per posta elettronica il Vangelo della domenica con un commento e mantenendo qualche relazione personale, sempre via Internet. Chiusi nelle loro basi, alcuni leggono il Vangelo e pregano in attesa di tempi migliori. Cari amici, non so se vi rendete conto di che cosa sia la Messa per un cristiano che vive all’estero. Quando partecipiamo alle nostre Messe, ricordiamoci anche di loro.

Articoli correlati

Mare Mosso

Icona decorativa31 Ottobre 2024
Icona decorativaFranco Cagnasso
E’ trascorso un mese dal mio arrivo in Bangladesh. Sapevo che dallo scorso luglio la vita di questo grande paese con …

Dall’Iran all’Italia per arrivare alle Olimpiadi di Parigi

Icona decorativa9 Agosto 2024
Icona decorativaRebecca Molteni
Nella squadra olimpica dei rifugiati, ci sono anche due giovani iraniani, Iman Mahdavi e Hadi Tiranvalipour, che in I…

Ritorno

Icona decorativa23 Luglio 2024
Icona decorativaFranco Cagnasso
Eccomi qui, di nuovo con una “scheggia” certamente inattesa: la precedente, numero 239, risale a più di un anno fa: n…