Aiuti
Quando è stato chiaro che la pandemia era arrivata anche qui, e poche settimane di “lockdown” hanno sconvolto la vita di milioni di persone, il governo ha lanciato un progetto di aiuto su due fronti: dare “stimoli” ad imprese varie, grandi e piccole, e dare a 5 milioni di “ultra poveri” una donazione “una tantum” di 2.500 taka, circa 27 euro. A sei mesi dalla decisione risulta che è stata preparata una lista degli aventi diritto, ma con qualche problema: trecentomila persone – chissà come mai – hanno ricevuto più di un buono ciascuno; 3.000 impiegati governativi e 7.000 pensionati – che ultra poveri non sono – sono entrati in lista. Il 69% degli elencati, finora non ha ricevuto la somma. Chi ha potuto presentare il suo buono (ottenuto legalmente o no) a qualche ufficio incaricato della faccenda, per ricevere la favolosa somma di 2.500 taka ha dovuto lasciare mediamente 220 taka di “mancia” all’impiegato che distribuiva.
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