Skip to main content
Icona decorativaIcona decorativa26 Novembre 2018 Silvano Zoccarato

Algeria, beatificazione martiri: una grazia per la nostra Chiesa

Mons Paul Desfarges, arcivescovo di Algeri, ha scritto una lettera pastorale in preparazione della beatificazione dei 19 martiri dell’Algeria dell’8 dicembre prossimo a Orano. La lettera inizia così: «La Chiesa offre alla nostra Chiesa e al nostro mondo 19 nostri frateli e sorelle come modelli per la nostra vita di discepoli, oggi e domani. Beati, sono davanti a noi sul cammino di testimonianza che la nostra Chiesa è chiamata a dare su questa terra d’Algeria che fin dal primo secolo è stata irrigata dal sangue dei martiri. (…) Riceviamo la loro beatificazione come una conferma della vocazione della nostra Chiesa a essere, come ci domanda il Santo Padre, “sacramento della carità di Cristo” per tutto il popolo dove essa è piantata». La lettera è bella e densa con testimonianze dei martiri, uomini e donne. Sembra sviluppi il cammino verso la donazione della vita e di apertura alla santità vissuto dai martiri ma anche il modello per ogni cristiano, guidata dal pensiero del Papa Francesco  Gaudete et exultate. Il testamento di Christian de Chergé è il testo base che aiuta a capire l’ispirazione che ha sostenuto non solo la vita dei 19, ma anche di come la Chiesa continua a donarsi in Algeria. La lettera merita di essere meditata soprattutto nelle testimonianze. Suor Caridad: «Sono molto contenta, quando la gente viene. Preparo tutto col mio cuore e con la mia anima. Per me la missione è : disponibilità, gioia, accoglienza…». Suor Odette: «La nostra ricerca contemplativa del volto di Dio… è un cammino privilegiato per vivere questo incontro con l’Islam in un dialogo religioso, spesso silenzioso, rispettoso, attento. Immersi in Dio in un popolo diverso, assumere in noi, nella nostra povera vita quotidiana, tutta la ricerca della Chiesa, e concretizzarla in piccoli atti banali, nascosti, gratuiti, che si vorrebbe portatori d’amore e di comunione. Tensione silenziosa verso Dio nell’attesa… nella speranza, col cuore sempre aperto all’altro, attento al suo cammino… attraverso tempi lunghi, le lentezze dell’amicizia e dei suoi tesori». Fratel Luc, medico: «La salvezza ci viene dagli altri che sono per noi la presenza di Dio che chiama alla vita. La fede salva volgendo il nostro sguardo verso un altro… crea relazione che strappa dalla solitudine mortale. Ogni volta che lasciamo la preoccupazione per noi, per l’attenzione all’altro, viviamo questa Fede che, anche inconsciamente, è Fede in Dio e “perdere la vita per il Cristo”».  

Articoli correlati

Mare Mosso

Icona decorativa31 Ottobre 2024
Icona decorativaFranco Cagnasso
E’ trascorso un mese dal mio arrivo in Bangladesh. Sapevo che dallo scorso luglio la vita di questo grande paese con …

Dall’Iran all’Italia per arrivare alle Olimpiadi di Parigi

Icona decorativa9 Agosto 2024
Icona decorativaRebecca Molteni
Nella squadra olimpica dei rifugiati, ci sono anche due giovani iraniani, Iman Mahdavi e Hadi Tiranvalipour, che in I…

Ritorno

Icona decorativa23 Luglio 2024
Icona decorativaFranco Cagnasso
Eccomi qui, di nuovo con una “scheggia” certamente inattesa: la precedente, numero 239, risale a più di un anno fa: n…