Camerun: delusione, niente conferenza per la regione anglofona
Oggi, 21 novembre 2018, Mathias Mouende Ngamo scrive nel giornale Le jour che gli organizzatori della conferenza degli anglofoni non hanno ottenuto una autorizzazione scritta a procedere e quindi restano in attesa e accordano al governo il tempo per poter rispondere alla loro domanda, anche se i loro avvocati dicono che si potrebbe procedere. Il cardinale Tumi dice che la conferenza non è annullata e si resta in attesa della prossima data. Restano fissi i due punti principali dell’ordine del giorno, la ricerca delle cause della crisi e di organizzarsi in piccoli gruppi di riflessione per proporre soluzioni, da presentare poi al presidente della Repubblica, perché, dice ancora il cardinale, si tratta di un problema nazionale. Senza autorizzazione, gli organizzatori non procederanno nell’iniziativa.
Delusi saranno i camerunesi, soprattutto gli anglofoni che si sentono vittime di una guerra che arriva al terzo anno con villaggi bruciati, rapimenti, e bambini che non vanno a scuola. Alcune persone sono venute dalla Germania, dagli Stati Uniti e restano una settimana in attesa di ripartire. Altri sono venuti dal Nord Est e dal Sud est del Camerun. Anche alcuni separatisti attendono di parteciparvi, mentre da varie parti e personalità del Camerun giungono approvazioni e aiuti per la realizzazione del progetto. Il cardinale ha ricevuto la visita di numerosi responsabili e capi tradizionali e persino alcuni ministri. «II corpo diplomatico è con noi e pronto ad aiutarci», dice il cardinale.
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