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Icona decorativaIcona decorativa25 Febbraio 2022 Silvano Zoccarato

Cartagine

Il 24 febbraio, arrivo a Cartagine.  Fondata nel IX secolo a.C. sulle sponde dell’odierno Golfo di Tunisi come scalo commerciale fenicio, Cartagine crebbe rapidamente in popolazione ed importanza fino a rendersi infine indipendente dalla madrepatria, e giungendo ad esercitare notevole influenza e controllo sul Mediterraneo occidentale e sul mar Tirreno. A partire dal III secolo a.C. si pose in contrasto con Roma, che le disputava il controllo sulla Sicilia, il dominio dei mari e che in generale vedeva nella città punica una minaccia per la sua crescente egemonia e per la sua stessa sopravvivenza. Divenne la seconda Roma. Nel 698 d.C., fu occupata dagli Omayyadi, che di fatto la spopolarono lasciando al suo posto solo un presidio militare, mettendo così fine alla sua storia. I suoi resti archeologici si trovano oggi all’interno del territorio della moderna Cartagine, città tunisina situata a 16 chilometri a nord-est. Visitarla è interessante e commovente soprattutto per chi è appassionato di storia. Maestosa sulla sommità della collina di Byrsa, la cattedrale cattolica costruita su un grande tempio romano, ora non più adibita al culto, ma utilizzata come sala da concerto …Vi rivedi dappertutto resti della grande città, anche i segni del grande incendio, delenda cartago, voluto da Scipione Emiliano. Ville romane, e luoghi di culto, divertimento, sport, cultura come il Ginnasio, la Biblioteca… Ho dedicato il tempo che avevo, per visitare l’anfiteatro, scendere nei luoghi degli animali feroci e dei gladiatori e pregare nella cappella dedicata ai martiri. Poi il momento più intenso è stato avvicinarmi alla spiaggia e osservare dove Sant’Agostino prese la nave per partire per l’Italia e il luogo dove Monica, la madre di tante lacrime, rimase la notte a pregare. L’anfiteatro Celebrato come uno dei più maestosi del mondo romano, l’anfiteatro di Cartagine venne costruito fin dalla fondazione della colonia romana, famoso fino ai confini dell’impero per le corse dei cavalli e i combattimenti di belve e gladiatori, e si tramanda che divenne luogo di martirio per migliaia di cristiani. Poteva contenere circa 36.000 spettatori. L’anfiteatro venne proibito e chiuso, non tanto per la effettiva crudeltà dei suoi spettacoli, quanto per la peccaminosità del divertimento. Agostino dichiara che fu la lussuria a spingere l’edificazione dei luoghi di spettacolo, tanto è vero che prima degli anfiteatri vennero chiusi i teatri, considerati luoghi demoniaci. Nel centro dell’arena, fu innalzata una cappella dai Padri Bianchi con una colonna (in realtà bizantina) in memoria delle martiri Perpetua e Felicita gettate in pasto alle belve in quest’anfiteatro per essersi rifiutate di rinunciare alla fede cristiana. In preghiera, ricordando non solo i martiri cristiani, ma anche quanti vi hanno sofferto, ho espresso il desiderio che quei luoghi facciano vivere ai residenti di Cartagine e ai pellegrini di tutto il mondo, momenti di storia, cultura, fede, fraternità e si ritorni tutti a pregare il Signore col cuore libero e gioioso.  

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