Centenario del carisma di una famiglia unita
Celebrare il centenario del seminario missionario di Treviso significa mantenere viva la memoria non solo dei missionari del Triveneto, ma anche di quanti hanno accolto e condiviso il carisma missionario restando là dove il Signore li aveva chiamati. Come è nato frutto di cammino di Chiesa così è stato albero o meglio Famiglia missionaria i cui membri sono a giusto titolo missionari.
Lo affermò bene mons. Antonio Mistrorigo, vescovo di Treviso, il 29 giugno 1967: »«L’esempio più bello di questa nostra unione e collaborazione l’abbiamo dato questa mattina, consegnando il crocifisso a quattro missionari partenti per la lontana terra africana del Camerun: due di essi sono del Pime e due sono nostri sacerdoti diocesani. Sono missionari di due famiglie, ma che sono diventati d’una sola famiglia, perché avviati ad un’unica impresa apostolica, indivisibile, da compiere assieme aiutandosi a vicenda e mettendo ciascuno a servizio dell’altro quanto di meglio ha da offrire. L’unico crocifisso che abbiamo consegnato ai quattro missionari è il segno della loro unione per un unico servizio. Ecco perché oggi è la festa della diocesi intera…».
Papa Francesco, all’udienza generale del 1° ottobre 2014 in Piazza San Pietro a Roma, ha detto: «I carismi nella Chiesa sono un dono di Dio per il bene di tutti. All’interno della comunità sbocciano e fioriscono i doni di cui ci ricolma il Padre».
Come il Pime non nacque dall’idea di una sola persona, ma da una convergenza di ideali che stavano concretizzandosi nel cuore della Chiesa italiana prima e dopo il famoso 1850, così nacque e visse il Seminario Missionario dell’Immacolata di Treviso all’interno della famiglia diocesana e in cammino dentro una comunione di carismi.
Articoli correlati
Mare Mosso
E’ trascorso un mese dal mio arrivo in Bangladesh. Sapevo che dallo scorso luglio la vita di questo grande paese con …
Dall’Iran all’Italia per arrivare alle Olimpiadi di Parigi
Nella squadra olimpica dei rifugiati, ci sono anche due giovani iraniani, Iman Mahdavi e Hadi Tiranvalipour, che in I…
Ritorno
Eccomi qui, di nuovo con una “scheggia” certamente inattesa: la precedente, numero 239, risale a più di un anno fa: n…