Cogliere l’occasione della “Grazia”
«Grazie, padre Silvano, per le tue cartoline, in modo particolare per quella sui Rapporti personali profondi. Ogni mattina ho una signora del Marocco che mi accudisce (mi lava, mi veste, mi siede sulla carrozzina…) e, in tutto questo tempo, ci raccontiamo le nostre esperienze con figli, marito , rapporto con fratelli, cognate, dove acquistare e come preparare i cibi, i lavori di casa, le sue esperienze nella sua famiglia in Marocco… E anche di religione: confrontiamo le nostre feste, le nostre preghiere, il nostro vivere la religione. Io ho seguito le sue giornate di digiuno, ogni mercoledì lei mi augura “buona preghiera”, e io le dico “pregherò per te” e lei mi ringrazia. Non troviamo molte differenze. Cogliere il senso della fede nella vita reale delle persone illumina questa fede di una luce ben diversa da quella di una conoscenza teorica del contenuto dei dogmi dell’altra religione. Questa occasione è “Grazia”!».
Grazie R. per la “Grazia” della tua testimonianza, che desidero far conoscere a tutti i nostri amici. Anche loro si lasciano aprire il cuore all’azione dello Spirito che vuole una sola famiglia e farci sentire la gioia di essere veramente fratelli. Nell’umiltà dei nostri rapporti scopriamo le ricchezze dell’altro, cresce il cuore e un mondo nuovo.
Appena scritte queste righe, trovo nel Breviario: «In ogni vita il silenzio dice Dio. Tutto ciò che è esulta perché gli appartiene. Siate la voce del silenzio in attività. Proteggete la vita, essa loda Dio!».
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