Desiderio di unità
Il 5 ottobre 2016, Justin Welby, primate della Comunione anglicana, e Papa Francesco hanno firmato una dichiarazione comune. Se desideriamo camminare insieme come cristiani, anche se in parte ancora divisi, dovremmo cercare di conoscere e di sostenere quanto si sta facendo nel campo ecumenico, cioè fare dei passi verso l’unità completa. Ecco alcune espressioni della dichiarazione comune.
«Cinquant’anni fa i nostri predecessori, Papa Paolo VI e l’arcivescovo Michael Ramsey, si incontrarono in questa città, resa sacra dal ministero e dal sangue degli Apostoli Pietro e Paolo. (…)
Essi avevano riconosciuto i “seri ostacoli” che ostacolavano la via del ristabilimento di una condivisione completa della fede e della vita sacramentale fra di noi. Ciononostante, nella fedeltà alla preghiera del Signore che i suoi discepoli siano una cosa sola, non si erano scoraggiati nell’avviare il cammino. (…) Grande progresso è stato compiuto in molti ambiti che ci avevano tenuti a distanza. Tuttavia, nuove circostanze hanno apportato nuovi disaccordi tra di noi… ordinazione delle donne… questioni relative alla sessualità umana… la perenne questione circa il modo di esercizio dell’autorità nella comunità cristiana. (…) Le divergenze menzionate non possono impedirci di riconoscerci reciprocamente fratelli e sorelle in Cristo in ragione del nostro comune battesimo… non possono intralciare la nostra preghiera comune. Esortiamo il nostro clero e i fedeli a non trascurare o sottovalutare questa comunione certa, sebbene imperfetta, che già condividiamo. Più ampie e profonde delle nostre divergenze sono la fede che condividiamo e la nostra gioia comune nel Vangelo. (…)
Il mondo deve vederci testimoniare nel nostro operare insieme questa fede comune in Gesù… e invochiamo ardentemente la benedizione della Santissima Trinità sul proseguo dell’opera dell’Arcic e dello Iarccum (Commissioni internazionali anglicane-cattoliche) e su tutti coloro che pregano e contribuiscono al ristabilimento dell’unità tra di noi».
Impegniamoci tutti a pregare e a far pregare per l’unità della Chiesa.