Dio, il prezzo dell’uomo
Il cardinale Roger Etchegaray termina il suo libro L’homme à quel prix? (“A che prezzo l’uomo?”) affermando: «È Dio il prezzo dell’uomo».
«Non un affare commerciale per valutare il piede di un calciatore, la gamba di una star, la pelle di un immigrato, il cervello di un sapiente. L’uomo è costato la vita stessa di Dio Salvatore che si è offerto attraverso il sangue prezioso del Cristo».
Il cardinale francese è impegnato al servizio dell’uomo e conosce il prezzo da pagare per la sua libertà. Esperto durante il Concilio, stretto collaboratore di Giovanni Paolo II, incaricato di missioni di giustizia e di pace in Cina e nel Rwanda.
Il suo libro aiuta a pensare, invita a risentire il soffio del Concilio con le parole di Paolo VI: «Suona l’ora per la Chiesa di approfondire la coscienza che ha di se stessa» (Ecclesia suam). A condizione, dice il Cardinale, che la Chiesa «sotto il sole bruciante della parola di Dio, come Cristo condotto dallo Spirito nel deserto, possa trovarvi la forza di restare fedele a Cristo vincitore di tutte le tentazioni».
In particolare, il libro invita al dialogo, alla volontà di comunicare tra tutti i cercatori di Dio, nella grande sfida di pluralismo religioso della nostra epoca. Riporta la frase pronunciata dal cardinale Angelo Scola a Tunisi nel giugno 2012: «Cristiani e musulmani… non siamo tutti in un tempo di transumanza verso nuovi orizzonti?». Si tratta non soltanto della necessità di dialogo inter-religioso, ma piuttosto della necessità di dialogo intra-religioso che spinge ogni religione ad andare più dentro se stessa in spirito e verità.
È quanto diceva Fernando Portal, morto nel 1926, pioniere dell’ecumenismo. «L’unione sarà fatta dal di dentro con una nuova vita religiosa che sale dal profondo del Cristianesimo. Sorgenti diverse, ma… acque che provengono dalla stessa nappa. Formeranno un solo fiume che tracimerà dai suoi bordi. Sarà l’avvenire della Chiesa». La frase è per i cristiani, ma l’invito a ritrovare le sorgenti, i Semi del Verbo, può essere per tutti i veri credenti.
Il cardinale attraverso le pagine del libro manifesta una grande passione per l’uomo (la passione di Dio?) e una infaticabile speranza.
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