Skip to main content

Fatelo con dolcezza e rispetto

Disse Gesù ai suoi discepoli: «Prendete il mio giogo sopra di voi, e imparate da me che sono mite e umile di cuore e troverete ristoro». Gesù aveva appena detto: «Ti rendo lode, o Padre, perché hai rivelato queste cose ai piccoli. Ogni cosa mi è stata data dal Padre mio». (Mt 11, 29). In contrapposizione con quanto insegnavano Scribi e Farisei, Gesù annuncia l’amore del Padre e il suo amore per il Padre. È perché è stato mite, umile e obbediente. A questo possono far parte anche i suoi discepoli. Non è un “giogo” di servi, ma di figli. Gesù si propone come esempio e insegna come vivere i rapporti col Padre e coi fratelli. Gesù non impone, fa nascere e insegna a far nascere dal cuore un sì di fiducia e di gioia Scrive il Card. Martini: «Mitezza è la capacità di cogliere che, nelle relazioni personali che costituiscono il livello propriamente umano dell’esistenza, non ha luogo la costrizione e la prepotenza, ma la passione persuasiva, la forza e il calore dell’amore». È quanto visse Francesco d’Assisi. Padre Massimiliano Mizzi Ofm Conv. scrive: «Francesco è andato dai Musulmani con mitezza e bontà e non con la spada dell’odio ma con rispetto come ad un fratello che gli vuole bene. È andato con il messaggio dell’amore. Il Sultano ha capito che Francesco voleva solo il bene della sua anima non di soggiogarlo arrogantemente al cristianesimo. Il Sultano che, da parte sua “era incline alla mitezza” l’ha capito subito e accettò di dialogare con Francesco e il loro dialogo era basato sul rispetto da tutte e due le parti che, nel dialogo, è una regola fondamentale . (…) Un’altra cosa da notare è che Francesco era pronto a subire la morte piuttosto che usare violenza con il dissidente». Ai cristiani perseguitati, l’apostolo Pietro consigliava: «Date ragione della vostra speranza con dolcezza e rispetto. Sarà questo a toccare il cuore». (1 Pt 3,16) Lasciarsi amare Arrivato in Algeria tre anni fa, avevo paura. In Europa si comunica solo attentati e crudeltà. Io vivo tra amici. Quanti momenti belli di accoglienza e di bontà. I primi giorni, trovandomi senza pane, una persona è venuta alla porta con un bel pane. Un altro giorno mi sono commosso ancora di più quando i vicini si erano accorti che non avevo più gas e a mezzogiorno in punto uno è venuto con un pasto completo di cous cous e con una bottiglia di sugo di frutta e una bella mela. Ora le attenzioni da parte di tante persone sono aumentate. Quando alcune mamme di alunni mi portano qualcosa esclamo scherzando: «Che persecuzione di affetto!». È bello lasciarsi circondare così. È bello amare e lasciarsi amare. Trovo questo anche nel pensiero di alcuni saggi islamici, attribuito a Gesù. Dio ha detto a Gesù in ispirazione: «Quanto a mitezza sii per la gente come la terra sotto di loro, come acqua corrente quanto a generosità, e quanto a misericordia come il sole e la luna sul giusto e sull’empio». Al Balawlli, m. 1.207

Articoli correlati

Mare Mosso

Icona decorativa31 Ottobre 2024
Icona decorativaFranco Cagnasso
E’ trascorso un mese dal mio arrivo in Bangladesh. Sapevo che dallo scorso luglio la vita di questo grande paese con …

Dall’Iran all’Italia per arrivare alle Olimpiadi di Parigi

Icona decorativa9 Agosto 2024
Icona decorativaRebecca Molteni
Nella squadra olimpica dei rifugiati, ci sono anche due giovani iraniani, Iman Mahdavi e Hadi Tiranvalipour, che in I…

Ritorno

Icona decorativa23 Luglio 2024
Icona decorativaFranco Cagnasso
Eccomi qui, di nuovo con una “scheggia” certamente inattesa: la precedente, numero 239, risale a più di un anno fa: n…