I libri dei popoli del mondo
Nel libro “L’hospitalité divine” di Fadi Daou, prete maronita, e Nayla Tabbara, musulmana sunnita, professoressa di scienze religiose e islamiche, leggo questa pagina scritta da Nayla: «L’esperienza religiosa… l’altro la vive nel suo cuore. Se riconosci questo, allora senti che qualcosa della sua religione tocca… interessa anche il tuo cuore. Se le religioni presentano ognuna un proprio modo di riconoscere Dio, le differenze non sono opposizioni ma complementarietà. È prendere coscienza che Dio lavora non strettamente nel terreno di una sola religione e che è più grande. L’Emiro Abdel Kader ha lasciato scritto: “Se pensi e credi solo quello che dicono le genti della sunna (la pratica islamica), sappi che è vero quello e qualcosa d’altro. Se pensi e credi che Egli è colui che professano e credono tutte le scuole dell’islam, Egli è così e altro che così. Se pensi che Egli è quello che credono le diverse comunità – musulmani, cristiani, ebrei, mazdeeni, politeisti e altri… Egli è così e altro di così. Alcune delle sue creature non l’adorano sotto tutti i suoi aspetti; nessuno l’ignora sotto tutti i suoi aspetti. […] Dio è vasto e onnisciente ( Al Baqara 2:247 ), ingloba le credenze di tutte le creature, tutto come la sua misericordia abbraccia tutte le sue creature… È adorato da ogni creatura da un certo punto di vista, è conosciuto da tutte le creature da un certo punto di vista. È ignorato da tutte le creature da un certo punto di vista”».
È meravigliosa questa apertura di riflessioni e questa stima delle diverse religioni anche da parte di alcuni musulmani.
Riprendo una testimonianza del cardinale Carlo Maria Martini: «Gli accenti di fede e di profonda umanità, ampiamente diffusi nei testi sacri delle religioni del mondo, possono farci pensare a quel “libro dei popoli” di cui parla la Bibbia (cfr. Salmo 87,6): un libro celeste, nel quale Dio stesso scrive, ma le cui pagine trovano riferimento anche nei libri dei popoli del mondo».
Articoli correlati
Mare Mosso
E’ trascorso un mese dal mio arrivo in Bangladesh. Sapevo che dallo scorso luglio la vita di questo grande paese con …
Dall’Iran all’Italia per arrivare alle Olimpiadi di Parigi
Nella squadra olimpica dei rifugiati, ci sono anche due giovani iraniani, Iman Mahdavi e Hadi Tiranvalipour, che in I…
Ritorno
Eccomi qui, di nuovo con una “scheggia” certamente inattesa: la precedente, numero 239, risale a più di un anno fa: n…