I “natali “del Pime a Treviso
Eccovi un ricordo di come padre Gaetano Filippin ci racconta i “natali “del Pime a Treviso.
«Durante le vacanze autunnali del 1921, desideravo tanto d’essere ordinato diacono. Ero suddiacono dal sabato santo. Mi presentai a Mons. Longhin e gli apersi il cuore. -Si, caro, ben volentieri, mi rispose. L’ultima domenica di luglio, festa del Redentore, celebrerò la Messa a S. Agnese e là ti ordinerò diacono -. E per gli esercizi spirituali? -Va’ in seminario, sta tranquillo, mettiti sotto la direzione del padre spirituale, don Vittorio D’Alessi. Fu in quella occasione che, con don Vittorio, si maturò l’idea di aprire una casa apostolica a Treviso. Vi ritornai a Natale per la prima Messa solenne. Fui ospite del seminario vescovile, ove celebrai così una delle prime Sante Messe, dove avevo frequentato il ginnasio e il liceo. Intanto si concretava l’idea di aprire in città un focolare, ove si preparassero i futuri missionari trevigiani. Un giorno, don Vittorio, tutto raggiante, mi disse: – Sai che il vescovo è contento e mi incaricò di vedere un po’ dove e come si potrebbe aprire il nuovo seminario. Fu così che cercai a lungo in città e il mio sguardo si posò sulla chiesa di S. Martino e sull’annessa canonica. Dopo lunghi e laboriosi sondaggi, finalmente mi ritrovai con Mons. Longhin. E dunque? -Tutto combinato, Eccellenza! – Deo gratias! Vieni subito con me in Curia e ti firmerò il decreto di nomina a vicario di S. Martino Urbano; così potrai iniziare l’opera benedetta, che sta tanto a cuore anche a me».
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