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Icona decorativaIcona decorativa22 Dicembre 2021 Silvano Zoccarato

Il momento più commovente sulla terra dei martiri

È prima di tutto attraverso i suoi martiri che questa Chiesa di Cartagine occupa un posto importante nella storia del cristianesimo. Monsigor Gourlot scrive nel libro Saints d’Afrique, p.42: «Non credo che ci sia in tutta l’Africa del Nord un luogo più santo dell’anfiteatro di Cartagine, dove sono caduti tanti martiri. Le loro reliquie sono state disperse e non sappiamo più dove riposano, ma sappiamo che in questa arena il suolo ha bevuto il loro sangue. Si potrebbe, come faceva un papa nel Colosseo raccogliere un pugno di questa terra e dire: Ecco le reliquie!». E M.V. Guérin nel libro Voyage archéologique dans la Régence de Tunis, p 37-38 afferma : «Oggi questa arena insanguinata e rivolta dall’aratro; gli antri dove erano richiuse le bestie feroci sono distrutti e chiusi; le gradinate dove si stringevano le migliaia di spettatori sono scomparse totalmente e il solo ricordo di tutti drammi sanguinanti che vi si giocavano ha sopravvissuto a questo monumento distrutto». Nell’anfiteatro fu ricavato un angolo dove è stata costruita una cappella che porta la scritta: «Qui furono martirizzate, il 7 marzo dell’anno 203, le sante Perpetua e Felicita, esposte ai denti delle bestie con i santi Revocatus, Saturus e Saturninus». San Agostino nel discorso 280 descrive le disposizioni di spirito per celebrare le solennità dei martiri: «I martiri hanno pietà di noi e pregano per noi. Perciò si celebrino con la massima devozione le solennità dei martiri, in allegria moderata, in adunanza onesta, in riflessione pia, in coraggioso annunzio. Non costituisce una forma di imitazione di poco conto felicitarsi insieme delle virtù dei migliori». Il santo Giovanni Paolo II visitò l’anfiteatro e la cappella il 14 aprile 1996 e disse ai vescovi del Maghreb nel suo viaggio in Tunisia che il raccoglimento a Cartagine sul luogo delle martiri felicita e Perpetua fu il momento più commovente di tutto il suo viaggio». Buon Natale amici!    

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