Il sacrificio di padre Fausto
Continuo a meditare sulla morte di padre Fausto Tentorio.
Il nostro primo martire, padre Giovanni Mazzucconi, appena ordinato sacerdote, interrogato da un fratello, come passava la sua giornata, aveva risposto: «Celebro Messa».
Penso che a partire dal sacrificio della Messa si può capire il valore di quanto ha vissuto e fatto il missionario padre Fausto.
Leggo il primo annuncio della sua morte: «Aveva appena finito di celebrare la Messa nella parrocchia di Arakan e stava entrando in macchina quando uno sconosciuto in moto gli ha sparato. Soccorso dai fedeli, è stato subito portato al più vicino ospedale, distante 30 chilometri, ma inutilmente».
Anche i fedeli portano in loro il sacrificio della Messa ed è lì che rivivranno la loro comunione con padre Fausto.
Leggo il mio maestro Charles de Foucauld: «Il dovere speciale del sacerdozio è il sacrificio di Gesù e di se stesso sulla croce… I preti debbono offrire Gesù al Padre, per la sua gloria e la salvezza degli uomini nella santa Eucaristia come egli si è offerto nella cena; e debbono offrirsi con Gesù al Padre per la sua gloria, quella di Gesù, e la salvezza degli uomini sulla croce, soffrendo, con Gesù, l’agonia, la passione e la morte, nella misura in cui piacerà a Gesù e ad essere vittime con lui».