Il vecchio cammello non è più solo
Oggi mi raggiunge padre Alberto Sambusiti.
Eravamo insieme in Camerun, poi io sono venuto in Algeria e lui andò in Costa d’Avorio. Il superiore generale padre Zanchi, ora emerito, gli ha chiesto se era disponibile per l’Algeria. Ha risposto: «Sì», come fanno tanti “pimini” quando il soffio dello Spirito chiama. Non solo…
Il Pime maschile ne ha scelto un altro che si preparera e ci raggiungerà. Il Pime femminile preparerà altre tre suore per aprire un’altra sede di servizio nella diocesi di Oran. È segno che il Signore continua ad amare gli algerini. Il perché lo sa Lui… Un po’ lo sappiamo e lo sentiamo anche noi!
E un po’ anche voi che continuate a credere, a pregare e ad amare il lavoro dello Spirito.
In Camerun qualcuno mi ha definito “L’elefante grande” perché avevo aperto la strada a molti missionari e missionarie e in foresta e in savana. Ora sono diventato “Il vecchio cammello” che suggerisce piste nuove.
Ci sono alcuni “elefantini” del Camerun che mi scrivono. Diventeranno “piccoli cammelli”?
Carissimi, restiamo uniti e disponibili alle sorprese dello Spirito.
Avete letto il libretto Rose del deserto? Alcuni amici l’hanno trovato bello. Lo potete chiedere alla libreria a voi vicina. Mia madre va verso i 104 anni. A fine giugno sarò in Italia. Il 3 agosto sarò a Crespano del Grappa per una conferenza: “Ero straniero e mi avete riconosciuto”. A prestissimo!
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