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In ricordo di padre Mario Bortoletto

Cari amici, il 9 marzo è il decimo anniversario della morte di padre Mario Bortoletto. Dedico a lui una cartolina.

Questa mattina (2 marzo 2019) il parroco padre Sleeva è in pellegrinaggio con venti cristiani a Ma.an dove è sepolto padre Mario Bortoletto ed è per me una grande gioia celebrare nella chiesa voluta da padre Mario. Il mio legame con lui, fin dalla nostra giovane età di preti, si riaccende di ricordi e di comunione e fraternità sacerdotale. Mi aveva confidato la sua decisione di partire per la missione e l’ho accompagnato durante tutta la sua vita, anche se eravamo a volte distanti. Appena la gente mi vede e mi sente nel mio francese-italiano pensa e racconta di Mario. È ancora vivo dopo dieci anni della sua scomparsa. Chi non ha potuto andare in pellegrinaggio,  era unito ai pellegrini e a padre Mario celebrando la messa. Nelle confidenze profonde che i cristiani mi fanno,  sento che padre Mario è un punto di riferimento per la loro vita spirituale e quotidiana.

Il missionario fidei donum Mario Bortoletto divenne membro associato del PIME e fu confondatore di Ntem-assi, vero esempio di vita sacerdotale e maestro nelle sue prediche coi proverbi ntoumou. L’impegno dell’inculturazione era appena nato dopo il Concilio Vaticano II, quando si introdusse la possibilità di celebrare la liturgia, non più solo in latino, ma anche nella lingua madre di ogni popolo. Padre Mario, dicono gli ntoumou, conosceva la lingua e la nostra cultura meglio di noi. Vi trascrivo due suoi racconti, presi da proverbi ntoumou, ascoltati da un cristiano mentre mi accompagnava a casa dopo la messa.

1. Concorso di bellezza

In gara sono rimasti un serpente con la sua pelle variopinta e movimenti di danza  e un misero verme tutto timido. Il giorno del verdetto finale davanti al giudice della gara, si presenta il serpente tutto nuovo con la pelle dalle scaglie tenere e lucenti. In ritardo arriva il verme, ma volando nel cielo nella sua veste di farfalla bianca. Chiede scusa perché ha tante persone da visitare e consolare. Vince il verme diventato farfalla.       Applicazione di padre Mario : “Il battesimo non cambia la nostra pelle, ma ci fa nuovi e aperti a Dio e al prossimo”. Coglieva nel proverbio non solo un messaggio etico, ma anche e soprattutto catechetico.

2. Unica femmina

In un villaggio di scimmie erano rimaste solo le femmine e una sola con un figlio.  Le femmine erano talmente gelose che incoraggiarono il figlio a uccidere la madre per diventare il re del villaggio. Il figlio uccide la mamma, la fa a pezzi per gettarla nel fiume. Per strada si ingambera, cade e i pezzi della mamma si disperdono dal sacco. Si sente una voce dal cuore : “Figlio, ti sei fatto male”? Il messaggio di padre Carlo: «La mamma continua ad amarci sempre e così è Dio. Anche in situazione di peccato, Dio continua ad amarci».

Raccontandomi, l’anziano commissario di polizia si commuove e dice: «È padre Mario che ci ha fatto uscire dalle tenebre. Qui non c’era nulla!».

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