Incontro ecumenico
Durante la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, ho assistito due volte all’incontro tenutosi a Mvog-Ebanda. Erano insieme i cristiani cattolici della parrocchia e i cristiani protestanti della zona, col loro pastore. I testi di preghiere e di letture venivano dall’organizzazione internazionale della Settimana e preparati dai cristiani dell’Indonesia. I due sermoni sono stati tenuti da due pastori, impeccabili secondo il loro stile. Anche alcuni canti erano di stile protestante. Tutto sommato, due ore ogni volta di incontro piacevole e interessante. Dopo la lettura dei testi e il sermone c’era la proposta di impegnarsi in un’azione precisa da compiere come artefici di unità, anche mettendola per iscritto su un foglietto.
Il momento più vivo fu l’abbraccio di pace. Mi sembrava di vedere Maria cristiana mentre abbracciava Elisabetta israelita, tutte e due col bambino, diverse loro e diversi i bambini, ma tutti uniti, figli di Dio. Mi sembra, vedendo quelle persone abbracciarsi, che a loro livello, la separazione non esista, almeno qui a Yaoundé, ma in realtà manca ancora qualcosa all’unità, andando a formarsi e a pregare in chiese e templi diversi e con idee e un’organizzazione diversa, senza la forza della preghiera e dell’azione caritativa comuni. E questo resta un impoverimento della cristianità.