Skip to main content
Icona decorativaIcona decorativa14 Novembre 2015 Piero Masolo

«Io missionario in Algeria e i morti di Parigi»

«Sono cristiano, sono prete, e vivo in un Paese musulmano. Non ho paura. Perché?». Dall’Algeria la riflessione di un missionario del Pime in queste ore drammatiche
Sono cristiano, sono prete, e vivo in un Paese musulmano. Non ho paura. Perché? «Basta anche un solo uomo degno di questo nome per poter credere ancora nell’uomo, nell’umanità». È un problema di questa nostra epoca. L’ odio feroce che proviamo verso i musulmani avvelena un po’ alla volta i nostri cuori. «Dovremmo estirparla, questa brutta razza, distruggerli fino all’ultimo». Ci capita di ascoltarlo tutti i giorni nelle conversazioni e a volte abbiamo la sensazione di non poter più vivere in questa epoca maledetta. Fino al giorno in cui mi è venuto all’improvviso questo pensiero liberatorio: se anche fosse rimasto un solo musulmano rispettabile, sarebbe comunque degno di essere difeso contro tutta l’orda dei barbari, e la sua esistenza vi toglierebbe il diritto di scaricare il vostro odio su un popolo intero. Non significa alzare bandiera bianca davanti al terrorismo: siamo assolutamente indignati di fronte a questi fatti, cerchiamo di capire, ma non c’è niente di peggio di un odio globale, indifferenziato. È una malattia dell’anima. L’ odio non fa parte della mia natura. Se (grazie a questa epoca) dovessi un giorno davvero provare un vero odio, ne sarei ferito nella mia anima e dovrei cercare di guarire al più presto. (Grazie Etty Hillesum!) Nell’immagine: un’icona che rappresenta i martiri copti sgozzati pochi mesi fa su una spiaggia della Libia  

Articoli correlati

Mare Mosso

Icona decorativa31 Ottobre 2024
Icona decorativaFranco Cagnasso
E’ trascorso un mese dal mio arrivo in Bangladesh. Sapevo che dallo scorso luglio la vita di questo grande paese con …

Dall’Iran all’Italia per arrivare alle Olimpiadi di Parigi

Icona decorativa9 Agosto 2024
Icona decorativaRebecca Molteni
Nella squadra olimpica dei rifugiati, ci sono anche due giovani iraniani, Iman Mahdavi e Hadi Tiranvalipour, che in I…

Ritorno

Icona decorativa23 Luglio 2024
Icona decorativaFranco Cagnasso
Eccomi qui, di nuovo con una “scheggia” certamente inattesa: la precedente, numero 239, risale a più di un anno fa: n…