Islam e libertà di culto. È possibile?
Secondo quanto riferisce l’Agenzia Fides, Dar al Ifta al Misryah, l’organismo presieduto dal gran Mufti d’Egitto, ha stabilito che secondo i precetti coranici è legittimo per i cristiani costruire chiese nei paesi di tradizione islamica. Aggiunge che l’Islam sostiene le leggi civili basate sul principio di eguaglianza tra i cittadini e che lo stesso profeta Maometto si era mostrato favorevole al principio di “reciprocità” tra stati di diversa identità religiosa. Altra novità è che un musulmano non deve avere nessuna esitazione a porgere le proprie felicitazioni in occasione delle loro feste religiose. Ciò contribuirà ad alimentare la convivenza reciproca tra le diverse componenti della società. Questo è il contrario del comportamento di alcuni predicatori salafiti e sceicchi, in alcune parti del mondo, che continuano a ingiungere proibizioni e sentimenti di disprezzo. Dar al Ifta al Misryah punta da tempo a confermare le iniziative delle istituzioni ufficiali dell’Islam sunnita egiziano, in primo luogo l’Università di al Azhar, che contrastano la diffusione di dottrine estremiste e di strumentalizzazioni del Corano in chiave jihahista.
Il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi durante la sua partecipazione alla messa di Natale nella cattedrale copta ortodossa ha annunciato di voler inaugurare entro il 2018 la chiesa copta più grande d’Egitto.
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