La Basilica di Annaba, un faro per un cammino condiviso
Venerdì 2 maggio il cardinale Jean-Louis Tauran era a Annaba per la celebrazione dei 100 anni della Basilica di Sant’Agostino. Papa Francesco gli aveva affidato un messaggio per incoraggiare il dialogo tra cristiani e musulmani e per ringraziare le autorità algerine per aver contribuito ai recenti restauri della Basilica. Tiziana Campisi ha colto queste affermazioni del Cardinale.
«Sant’Agostino è un algerino… E che algerino! Unisce le due sponde del Mediterraneo, è un pensatore, un genio. Scrisse le sue pagine più belle di teologia mentre la sua città di Ippona era assediata e si prodigava per i rifugiati.
La Basilica, in un Paese prevalentemente musulmano, ricorda a tutti che siamo fatti per vedere Dio. I musulmani pregano in privato e in pubblico. I cristiani con la maestà di questa chiesa ricordino che lodiamo l’unico Dio e che siamo fedeli ai nostri doveri.
Nei pellegrinaggi si tessono rapporti umani molto più profondi che non a livello commerciale o turistico. Le chiese debbono essere sempre aperte per accogliere chi vuole trovare un po’ di silenzio per pensare, pregare, ricordare ai concittadini che l’uomo non vive di solo pane.
Il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso favorisce e coordina iniziative di dialogo e il dialogo non si fa a via della Conciliazione ma sul posto. In Algeria, il dialogo della vita è molto importante: vivere insieme, confrontati con gli stessi problemi, con le stesse difficoltà, come credenti. Dialogo dell’amicizia, conoscersi, amarsi vicendevolmente e fare un pezzo di strada insieme.
La Basilica è un faro… Le religioni non sono un pericolo, ma una fonte di pace e di comunione fraterna. La Basilica ricorda che non c’è futuro se non un futuro condiviso».
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