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La basilica di Sant’Agostino si rinnova

 

La basilica di Nostra Signora dell’Africa di Algeri ora risplende e continua ad accogliere fedeli, pellegrini, visitatori e anche molte donne musulmane in preghiera, particolarmente devote alla vergine. I restauri sono stati ultimati. Ma anche la basilica di Sant’Agostino di Annaba si sta rinnovando. Annaba è il nome nuovo della antica Hippona, di cui il santo fu vescovo.

La gente è generosa, dice il vescovo Paul Desfarges, e vuole la chiesa ancora bella, aperta, accogliente. Non è considerata un museo, ma luogo di silenzio e di preghiera per sentire ancora vicino il grande antenato Agostino. Poco lontano le piccole sorelle dei poveri ospitano persone anziane e bisognose. Con l’aiuto dell’amministrazione di Annaba e di altri benefattori privati, algerini, francesi e di varie parti del mondo, anche le magnifiche vetrate riprendono armonia, colore e luce viva. Vi pregano e animano le liturgie, i padri agostiniani che assicurano accoglienza di turisti e di pellegrini. 

Benedetto XVI ha voluto contribuire con un suo dono personale e mostrare la sua profonda vicinanza di pensiero col grande  Santo. Anche la diocesi di Pavia, dove il santo riposa, ha dato il suo contributo.

In Algeria esiste l’associazione sant’Agostino ed è formata da quanti possono continuare a dire come il santo: «Ti cercavo fuori e tu eri dentro».

Preghiamo perché questo posto continui ad esser un luogo di studi, ricerche, dialogo e fraternità.

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