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La preghiera in terra dell’islam tiene uniti

I musulmani mi dicevano che l’uomo non può vivere senza Dio, che la preghiera è la cosa più bella della vita. Il venerdì, alla voce del muezzin il quartiere si fermava all’improvviso, tutti si mettevano in ginocchio. «Cosa faccio qui?», mi chiedevo ed ero spinto ad approfondire il mio essere cristiano, a rendermi conto di ciò che ci unisce anche se resta velato, prudente, in attesa. Certo ognuno fa la sua preghiera. E se ci fosse anche un’unica preghiera? Comunque, quando si prega l’uno accanto all’altro, significa che si è sulla stessa direzione: avvicinarsi a Dio e Dio ci avvicina. Si accetta di lasciarsi condurre… e Dio lo sa fare. Ecco due preghiere e per ciascuna un suggerimento di Christian de Chergé, monaco ucciso di Tibherine. La prima è quella recitata al Cairo da musulmani e cristiani della Fraternità religiosa al termine delle loro riunioni. Dio, a te ci rivolgiamo, in te poniamo la nostra fiducia, a te chiediamo aiuto e supplichiamo di accordarci la forza della fede in te e la buona condotta attraverso la direzione dei tuoi Profeti e Inviati. Ti chiediamo di rendere ciascuno di noi fedele alla sua credenza e alla sua religione, senza chiusura che fa torto a noi stessi e senza fanatismo che fa torto ai nostri fratelli di fede. Ti imploriamo di benedire la nostra fraternità religiosa e di fare che la sincerità sia la guida che ci conduce, la giustizia, fine della nostra ricerca e la pace, il bene che vi troviamo. O Vivente, O Eterno, O Tu, a chi sono la Gloria e l’Onore. Amen Suggerimento di Christian: «È importante lasciarmi trasportare il più avanti possibile nella preghiera dell’altro se voglio essere un cristiano vicino a un musulmano. La mia vocazione è di unirmi a Cristo attraverso il quale monta ogni preghiera e che offre al Padre misteriosamente questa preghiera dell’Islam come quella di ogni cuore giusto». La seconda è la preghiera di Giovanni Paolo II pronunciata a Casablanca (Marocco, 1985) e in Senegal (1992) davanti ai musulmani. O Dio, tu sei il nostro Creatore. Tu sei buono e la tua misericordia è senza limiti. A te la lode di ogni creatura. O Dio, tu hai dato a noi uomini una legge interiore con la quale noi dobbiamo vivere. Fare la tua volontà è nostro dovere. Seguire le tue vie è conoscere la pace dell’anima. Guidaci in tutti i sentieri che percorriamo. Liberaci dalle cattive decisioni che allontanano il cuore dal tuo volere. Non permettere che invocando il tuo nome giungiamo a giustificare i disordini umani. O Dio, tu sei l’Unico, a Te la nostra adorazione. O Dio, giudice di tutti gli uomini, aiutaci a far parte dei tuoi eletti nell’ultimo giorno. O Dio autore della giustizia e della pace, accordaci la gioia vera e l’amore autentico e una fraternità durevole tra i popoli. Riempici dei tuoi doni infiniti. Amen. Suggerimento di Christian: «Questa preghiera di Giovanni Paolo II rende concreto l’esercizio del suo servizio apostolico che è di convocare all’incontro con Dio tutti gli uomini e di confermare i suoi fratelli nella fede viva abbeverandoli alla sorgente dello Spirito che prega e geme nel cuore di ciascuno. Ministero di Eucaristia in atto, in cui il pastore riunisce i figli di Dio dispersi, suoi fratelli, per farne membri di un Corpo vivo entrando in sacrificio di lode… per la più grande gloria di Dio».            

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