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Icona decorativaIcona decorativa23 Novembre 2015 Silvano Zoccarato

«L’amore con cui ci hai amato, sia in loro»

Vedo in tivù il volto di padre Piero Parolari, colpito in Bangladesh. Con lui vissi tre anni di teologia nel seminario teologico di Milano del Pime. Fu uno dei miei migliori “allievi”. Conosco bene la famiglia. Anche sua sorella Chiara, fattasi clarissa, e il fratello don Enrico. Sono, anche loro, la mia famiglia. Vedo anche il volto di un altro “allievo”, Rolando Del Torchio, ancora in mano ai banditi nelle Filippine. E prego per lui e i suoi cari. E gli assalti di Parigi, nel Libano, nel Sinai, in Tunisia… E sento infiniti commenti, troppo facili, ingenui, con generalizzazioni e giudizi affrettati. Vedo le manifestazioni “Non nel mio nome” e mi auguro che siano l’inizio della vera conversione che Papa Francesco auspica per tutte le religioni. Non bastano le strette di mano e gli slogan, da una parte e dall’altra, ma è necessario un vero ritorno allo spirito delle origini delle religioni, cioè passare dallo scontro degli ideali all’incontro – nella vita – degli ideali. Un tempo, alcuni preti erano diventati famosi quando dicevano: «Breviario e giornale!». E così erano e si ritenevano vicini alla gente. Oggi mi capita di lasciarmi prendere dalla televisione che arriva anche nel deserto dell’Algeria. E vi trovo cose stupende che mi fanno sentire vicino alla mia gente italiana e anche vicino a tanti popoli del mondo. Mi sento a volte arricchito di notizie e di emozioni. Normalmente credo di essere fedele al mio Breviario, e non mi sembra di mancare di fedeltà se qualche volta mi permetto di accompagnare visione e ascolto tivù con canti di giubilo o grida di terrore. Dove vivo, non ho paura, anche se motivi per essere prudente ce ne sono tanti. Qualche mattina fa, andando a piedi a pregare dalle Piccole Sorelle, una macchina mi si è accostata e la porta si è aperta. Dall’interno, qualcuno mi invitava a salire. Entrato, senza paura, ho visto accanto a me il volto di un giovane amico che voleva darmi un passaggio dalle Piccole Sorelle. Nella festa di Cristo Re, trovo nel mio Breviario e prego con voi e con Gesù: «Padre, ho fatto conoscere il tuo nome perché l’amore con cui ci hai amato, sia in loro».    

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