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L’insegnamento “inculturato” di don Mario Bortoletto

Il missionario fidei donum Mario Bortoletto della diocesi di Treviso, dopo trent’anni di vita missionaria ad Ambam e a Ma’an (Sud del Camerun), divenne membro associato del Pime e fu cofondatore della parrocchia di Ntem-asi (Yaounde), vero esempio di vita sacerdotale e maestro nelle sue prediche coi proverbi ntoumou. L’impegno dell’inculturazione era appena nato dopo il Concilio Vaticano II, quando si introdusse la possibilità di celebrare la liturgia, non più solo in latino, ma anche nella lingua madre di ogni popolo. Don Mario, dicono gli ntoumou, «conosceva la lingua e la nostra cultura meglio di noi». Don Mario ci ha lasciato una raccolta di proverbi nella lingua ntoumou e ora pubblicati in un libro. Qui ne troviamo alcuni, tradotti e spiegati solo con qualche frase. Certo, leggendo il racconto che dà origine al proverbio, si può entrare nella foresta viva e risentire il linguaggio degli animali e l’insegnamento di don Mario. Per ogni morte c’è sempre una causa Secondo la mentalità degli ntoumou, l’uomo non muore mai di morte naturale. E per la morte di Gesù, quale ne è la causa? Moglie, l’acqua è fredda e il cibo senza gusto Se la moglie non mette amore in quello che fa, per il marito niente è buono, bello. «Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me». Dio giudica il comportamento dal nostro cuore. La menzogna porta alla morte Solo camminando nella verità si costruisce la vita. La falsità porta alla rovina. La menzogna distrugge. Quando scendono le tenebre, se sei una gallina va nel villaggio, se sei una pernice va in foresta Se siamo figli di Dio, troviamo rifugio in Dio, se siamo figli della terra troviamo rifugio nelle cose terrene, materiali. Ogni volta che cammini in foresta, non dimenticare di lasciare i tuoi segnali per ritrovare la strada. Per non perderti nella vita, non lasciare i tuoi buoni principi di vita. Mangiando, conserva qualcosa di scorta per chi potrebbe chiederti qualcosa. Pensa a chi ha fame. Un elefante non si nasconde nell’erba Certe cose non restano nascoste, segrete. L’elefante cercava il cuore di palma nello stagno paludoso Calma, pazienza. Non si risolve un problema nella confusione. Il pappagallo è colpevole dicendo “sì” Nelle riunioni bisogna essere attenti, prudenti. I bocconi dell’elefante sono a misura della sua gola A ciascuno secondo le sue capacità. Il marito della pernice disse a sua moglie: «Cova le uova subito, perché la stagione secca presenta dei problemi» Può arrivare il fuoco. Agisci nel tempo giusto e batti il ferro quando è caldo. Non ciò che mangi, distrugge il villaggio, le parole della tua bocca lo distruggono Le parole possono dividere il villaggio. Se la mamma ti è cara, non disprezzare la mamma altrui E così per ogni persona. Se non conosci la razza degli uccellini, lasciali nel loro nido Se non domini una situazione, lasciala perdere.  

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