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Icona decorativaIcona decorativa30 Settembre 2016 Franco Cagnasso

Matrimoni

Nell’ultimo breve corso di aggiornamento organizzato per noi del PIME in Bangladesh dal 22 al 26 agosto, p. Mintu Palma, della diocesi di Dhaka, ci ha fornito alcuni dati sui matrimoni nella Chiesa cattolica di questo Paese. Ogni anno ne vengono celebrati circa 1100-1200, di cui 70-80 fra un cattolico e un appartenente ad altra denominazione cristiana, 30-40 fra un cattolico e un non cristiano. Le convivenze fra cristiani sono circa il 2%. Mentre il dato generale del Bangladesh dice che quasi il 60% delle coppie si sposa al di sotto dell’età minima legale (18 anni), fra i cattolici questo avviene soltanto per il 4-5%; l’età per le nozze tende a salire: 22-23 anni per le donne, 28-30 per gli uomini. Rimangono molti matrimoni “combinati”, mentre sono in aumento i matrimoni “d’amore”, e questi ultimi risultano poi più fragili dei precedenti. Per le ragazze che studiano all’università, o come infermiere, sembra difficile trovare a sposarsi giovani cattolici con cui sposarsi, sia perchè i ragazzi temono una ragazza più istruita di loro, sia perchè’ il numero dei cattolici in questi ambienti è basso, e ci sono molte occasioni per conoscere e innamorarsi di un non cristano. Con il crescere della migrazione nelle città, crescono anche i matrimoni fra persone che hanno diversa provenienza etnica e culturale (un bengalese con una mandi, una santal con un orao, ecc.), e non sembrano presentare particolari problemi. Molti i matrimoni civili, per lo più dovuti alla difficoltà di celebrare il matrimonio religioso e tradizionale nel proprio villaggio, per motivi economici e di lavoro; quindi, quando l’occasione si presenta, il matrimonio viene poi “regolarizzato”. Le famiglie “allargate” stanno lasciando il posto a quelle nucleari; nelle città si tende a limitarsi ad uno o due figli per famiglia. Nei matrimoni interreligiosi rimane la grande difficoltà per l’educazione dei figli che, se il padre è musulmano, dovranno essere musulmani anche se al momento del matrimonio gli accordi erano diversi. Le ragazze che sposano un musulmano vengono considerate “perse” e pochi cercano di tenere i contatti con loro: una grave carenza pastorale di cui pochissimi preti si preoccupano. Televisione e cellulari più o meno sofisticati sembrano essere la causa principale del fatto che, mentre in passato l’80% delle famiglie bengalesi pregava insieme, ora dichiara di pregare insieme solo il 20% delle famiglie.

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