Omaggio alle donne dell’Iran (e non solo)
In Iran, Ucraina, Russia, Afganistan, le donne lottano per la libertà. In Algeria ho colto questa testimonianza di Aicha Naili che si definisce Assetata di Dio
«È una gioia per me dire il centro della mia vita, la mia relazione con Allah. La prima parola che mi viene per avvicinarmi a quello che sento nel mio cuore verso il mio Dio è Amore.
Come non amare chi è sempre con me, mi sente, mi conosce e tutto ciò per proteggermi, aiutarmi e guidarmi in un mondo dove sono così debole, fragile e impotente.
Quante volte mi sono sentita sola, e solo Lui toglieva la solitudine del mio cuore appena mi rivolgevo a Lui. Quante volte ero in piena confusione e Lui solo mi recava con dolcezza estrema il conforto e la guida la più illuminata. Non posso che sciogliermi d’amore al ricordo di tutte le volte che mi sono diretta verso Lui, divorata da un dolore profondo. Come lo zucchero si scioglie nell’acqua, così il mio male si scioglieva nella misericordia del Misericordioso e questo subito dopo la mia preghiera. Non posso contare i miei errori e il male che mi hanno prodotto. Ma Lui non smette mai di promettermi il suo perdono ogni volta che glielo chiediamo. Come non amare Colui che mi ha dato la vita…, questa fortuna di conoscerlo e di essere al suo servizio…come creatura.
Perché Allah ci offre una misericordia così grande? Una sola è la risposta: ci ama. È vero che lo amo, ma è lui che mi ha amata per primo». (Traduzione dalla Rivista Pax et Concordia)
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