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Icona decorativaIcona decorativa4 Settembre 2022 Silvano Zoccarato

Padre Armando Rizza

Nato il 15/08/1926 a Roncade (Treviso), iniziò la formazione nell’Istituto nel 1937, ordinato Presbitero nel 1951. Insegnò nei seminari del PIME in Italia fino al 1962, quando partì per il Brasile (Assis). Dal 1972 al 1980 fu professore di lingua italiana a Rangoon (Birmania). Nel 1983 ritornò in Brasile, a Parintins. Morì il 01/05/2006 e riposa nel cimitero di Parintins (Brasile).
1° maggio 2006 moriva a Parintins (Brasile) per infarto cardiaco P. Armando Rizza. Nato iI 15 agosto 1926 a Cà Tron, provincia e diocesi di Treviso, era entrato nel P.I.M.E. a Treviso nel 1937 proveniente dal seminario diocesano. Il 1° luglio 1951 era stato ordinato Presbitero a Milano. Dopo la laurea in Diritto Missionario nel 1955all’Università Urbaniana aveva insegnato nei seminari del P.I.M.E. a Treviso e Milano. Dal 1960 al 1962 aveva lavorato nella Direzione Generale dell’Istituto come aiuto di P. Tragella. Nel dicembre 1962 era partito per Assis, Brasile, dove lavorò prima come insegnante e poi come rettore del seminario. Nel 1970 fu richiamato a Roma per lavorare nella Commissione Preparatoria del Capitolo del 1971. Dal 1972 al 1980 fu professore di Lingua Italiana presso l’”Institute of Foreign Languages” di Rangoon, Myanmar. Dal 1980 al 1983 svolse il suo ministero presso la casa del P.I.M.E. a Firenze. Nel 1983 era stato destinato all’Amazonas, nella zona di Parintins. Fu collaboratore della rivista “Le Missioni Cattoliche” diventata poi “Mondo e Missione” e autore di testi tra i quali ‘Il risveglio del buddismo”. Riposa nel cimitero di Parintins. Istituto familiare Per padre Armando Rizza, parroco della cattedrale di Parintins, la radice di tutte le difficoltà per una vita cristiana, compreso il formare sacerdoti con una certa garanzia di fedeltà alla consacrazione, sta nella precarietà dell’istituto familiare, in Amazzonia più ancora che nel resto del Brasile. I vescovi brasiliani (la Cnbb), in occasione della «Campagna della fraternità 1987» (dedicata alla famiglia), scrivevano: «La pratica inesistenza della famiglia presso gran parte del nostro popolo spiega la crisi della nostra società. Finché non riusciremo a dare stabilità ai matrimoni ed a formare famiglie unite, ogni azione di carattere religioso e sociale è destinata a fallire». Padre Armando dice (65): «Mi pare di poter dire che il livello di cristianizzazione è rivelato dalla situazione della famiglia e la famiglia amazzonica ancora oggi rasenta il disastro. Non mancano famiglie buone, moralmente sane, con figli e figlie impegnati nelle varie pastorali parrocchiali e diocesane. Ma la ‘‘famiglia comunità di amore’’ quasi non esiste. Si piacciono, si amano, si mettono assieme e fanno figli. Poi la situazione cambia, si lasciano, si uniscono con altri e fanno figli. Impressiona soprattutto non il fatto che certe cose accadono, ma la frequenza con cui accadono e che sono giudicate del tutto normali».

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