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Padre Gaetano Filippini

Nel centenario del Pime a Treviso e nel Triveneto ricordiamo alcuni missionari. Padre Gaetano Filippini Nato il 07.08.1895 a Castelcucco di Asolo (Treviso), entrò nell’Istituto nel 1914. Fu ordinato Presbitero nel 1921. Partì per la Cina (Kaifeng) nel 1924. Rimpatriato nel 1948, partì per il Brasile nel 1951 e servì l’Istituto in Italia dal 1961. Morì a Treviso il 23.03.1972. Riposa a Castelcucco. Padre Gaetano Filippin lasciava il seminario diocesano di Treviso per entrare nel seminario missionario di Milano quando padre Paolo Manna (1872-1952), ora Beato, ritornato per malattia dalla Birmania (l’attuale Myanmar), si prodigava con tutte le forze a diffondere in Italia l’ideale missionario. Con il motto “Tutta la Chiesa per tutto il mondo”, animava anzitutto il clero, fondando “L’Unione missionaria del clero” (1916). Nacque l’Enciclica “Maximum illud”, la lettera apostolica che nel 1919 Benedetto XV inviava all’indomani del primo conflitto mondiale per imprimere nuovo vigore alla spinta missionaria della Chiesa. “L’iniziatore di questo movimento missionario diocesano” Così lo definisce Mons. Mistrorigo vescovo di Treviso negli anni ’60. Leggiamo come padre Gaetano ci racconta i “natali “del PIME a Treviso: “Durante le vacanze autunnali del 1921, desideravo tanto d’essere ordinato Diacono. Ero suddiacono dal Sabato Santo. Mi presentai a Mons. Longhin e gli apersi il cuore.  -Si, caro, ben volentieri, mi rispose. L’ultima domenica di luglio, festa del Redentore, celebrerò la Messa a S. Agnese e là ti ordinerò diacono-. E per gli esercizi spirituali? – -Va’ in seminario, sta tranquillo, mettiti sotto la direzione del padre spirituale, don Vittorio D’Alessi. Fu in quella occasione che, con don Vittorio, si maturò l’idea di aprire una casa apostolica a Treviso. Vi ritornai a Natale per la prima Messa solenne. Fui ospite del seminario vescovile, ove celebrai così una delle prime Sante Messe, dove avevo frequentato il ginnasio e il liceo. Intanto si concretava l’idea di aprire in città un focolare, ove si preparassero i futuri missionari trevigiani. Un giorno, don Vittorio, tutto raggiante, mi disse: -Sai che il Vescovo è contento e mi incaricò di vedere un po’ dove e come si potrebbe aprire il nuovo seminario-. Fu così che cercai a lungo in città e il mio sguardo si posò sulla chiesa di S. Martino e sull’annessa canonica. Dopo lunghi e laboriosi sondaggi, finalmente mi ritrovai con Mons. Longhin. E dunque? -Tutto combinato, Eccellenza! –  Deo gratias! Vieni subito con me in Curia e ti firmerò il decreto di nomina a Vicario di S. Martino Urbano, così potrai iniziare l’opera benedetta, che sta tanto a cuore anche a me-. All’inaugurazione della casa, il vescovo Mons. Longhin disse:” Questo Seminario, come il mio diocesano, sarà la pupilla dei miei occhi”. In Duomo, il giorno di Pasqua del ’28 dirà:” Tre cose mi stanno sommamente a cuore: il Seminario diocesano, il Seminario dell’Immacolata e il Collegio Pio X”. Nel maggio del 1924 P. Filippin si preparava alla partenza per la Cina. Gli scrive Mons. Longhin: “Carissimo don Gaetano, mi consta che in questi giorni hai lasciato definitivamente la cura di San Martino Urbano, che in un primo momento mi ero lusingato che tu avessi a reggere per lungo tempo, sicuro come ero che avresti fatto un gran bene. Gli avvenimenti hanno portato purtroppo ad una soluzione diversa da quella da me vagheggiata, ma io sentirei di mancare a un mio dovere se non ti ringraziassi vivamente di tutto il bene che hai fatto nei brevi mesi di tua permanenza nella già menzionata Vicaria. Ti auguro che il buon Dio, benedica le tue fatiche nel campo che formò e forma le tue sante aspirazioni, felice che uno dei migliori sacerdoti della mia diocesi porti la parola di Cristo nelle regioni degli infedeli. Ti benedico col solito paterno affetto”. ( Fr Andrea Vescovo, 15 gennaio 1924). Padre Filippin celebrò la Messa nella chiesa di S. Martino e ricevette il Crocifisso dalle mani del Vescovo che nel Duomo disse:” Io ti benedico, o figlio. Tu parti, e forse non ci rivedremo più qui in terra. Ma ci rivedremo certo in Paradiso, dove ci narreremo le meraviglie che la Provvidenza e la Misericordia di Dio avranno operato in mezzo e per mezzo di noi, suoi umili strumenti.” Espulso dalla Cina nel ’48, da Mao-Tse-Tung, p. Filippin riprese in mano le sorti del Seminario.  Ripartì per il Brasile nel ’51 e dieci anni dopo venne richiamato e nominato Rettore a Treviso. Con la costruzione del nuovo seminario nel comune di Preganziol si dava così inizio ad una nuova epoca della storia del P.I.M.E. in terra trevigiana.    

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