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Papa Francesco dona ai preti di Roma un libro di René Voillaume, l’erede di De Foucauld

Leggo nell’OSSERVATORE ROMANO del 06/04/2023: Stamane, Giovedì Santo, alla Messa crismale nella basilica Vaticana hanno concelebrato con lui quasi duemila presbiteri, ai quali ha donato un libro di René Voillaume — un “classico” lo ha definito due volte invitando a leggerlo — intitolato La seconda chiamata. Tratta il tema, approfondito anche dal Pontefice nell’omelia, della «crisi, che ha varie forme» ma che «a tutti succede» dopo l’entusiasmo degli inizi, nella quale si sperimentano «delusioni, con l’ideale che sembra usurarsi fra le esigenze del reale». Ed è qui, ha chiarito il vescovo di Roma, che si «insinuano tre tentazioni pericolose: quella del compromesso, per cui ci si accontenta; quella dei surrogati, per cui si tenta di “ricaricarsi” con altro; quella dello scoraggiamento – la più comune -, per cui, scontenti, si va avanti per inerzia». René Voillaume, l’erede spirituale di San Carlo de Foucauld, in nome del quale ha fondato quella congregazione, chiamata dei Piccoli fratelli di Gesù che l’eremita aveva invano sognato di fondare, indicandone anche il nome: Piccoli fratelli del Sacro Cuore di Gesù, dei quali Voillaume è stato superiore fino al 1965, cioè prima e dopo il Concilio Vaticano II. Il Papa lo ha ricordato donando ai sacerdoti della sua diocesi un volume “La seconda chiamata” che Voillaume ha firmato inserendovi tra l’altro anche contributi del card. Carlo Maria Martini e del vescovo di Novara Renato Corti. Papa Francesco ha detto ai sacerdoti: «Profeti dell’unzione dello Spirito Santo e apostoli di armonia: «nel giorno nativo del sacerdozio». Così dovrebbero essere i preti nonostante le umane «debolezze, le fatiche, le povertà interiori».  

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