Pasqua
Pinerolo (Torino), 1954. Dopo le vacanze estive al termine delle elementari, vengo a sapere che Zanni, un mio compagno di classe, non s’è iscritto alla “Scuola di Avviamento Professionale”; è morto per un’appendicite acuta. Abitava lontano dall’ospedale, i suoi erano poveri, non sapevano come portarlo, temevano di non poter affrontare la spesa… Ho pensato a lui tante volte!
Kaliakoir (Bangladesh), 20 aprile 2019, mattino della Vigilia di Pasqua. Prodip, padre di cinque bambini piccoli, si sente dire dal medico dell’ospedale locale: “Tua moglie per la terza volta ha un attacco di appendicite acuta. Se non la fai operare subito, la perdi. Se non puoi pagare per i due giorni di degenza già fatti, e per l’operazione, portatela via subito. Ti ho già ridotto il costo da 30 a 26mila taka, di più non posso fare”.
Mentre mi preparo per andare alla Veglia pasquale, alle 21, Prodip mi telefona: “Mia moglie è stata operata, sta bene. Padre, non so che cosa dirti. Grazie. Ci hai dato una vita nuova!”
Giro voi il loro grazie. Anche per me, questo fatto è un poco di vita nuova. Una Pasqua.
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