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Perché Gesù viene ancora ?

La bambina viene col fratellino per fare i compiti, la mamma è al lavoro. Dopo qualche giorno, domando: «Quanti siete in famiglia». Mi risponde: «Noi due e la mamma. Papà non è con noi». E il suo volto si intristisce… Mi sto accorgendo che sotto le domande e le prime cose che la gente mi racconta quando viene da me, vi sono situazioni difficili e attese più grandi. Spesso vedo, sento una solitudine, bisogno di relazioni…e perché vengono da me?

La Piccola Sorella è qui da sessant’anni. Ora ha qualche acciacco. Eppure continua a visitare famiglie, a rivedere persone, a passare del tempo con loro. La fondatrice, Piccola Sorella Magdeleine, era venuta dieci anni prima ad abitare coi nomadi, alla periferia della cittadina di Touggourt. Avevano lasciato il deserto per trovare qualcosa da mangiare: un brodo di carote e un po’ di cous cous. Qualcuno di loro andava in città… poi la polizia veniva a cercarli tutti e a ricacciarli a 5  km nel deserto… Erano i “ladri”. Magdeleine ottenne dall’autorità che chi mostrava un biglietto rosa con la sua firma non era importunato. La responsabile era lei. Viveva con loro.

 

Viene dal Camerun e vuol andare in Europa. Si ferma ad Algeri, qualche anno, con amici. Poi trova un’associazione ed viene aiutata a ritornare. Sulla via del ritorno bussa alla mia porta. Le do qualcosa e alcuni indirizzi, con la mia firma. Continuerà a bussare… sino al ritorno, a casa.

 

La lampada dice che è lì. Come quando sono arrivato in Algeria e gli avevo detto che ero venuto per Lui. «No, mi disse. Sono io qui per te».  E con Lui, la mia vita ha un senso.

 

«Sai che cosa ho capito – dice una vecchia a un giovane perché lo traduca alla suora che la cura -. IL volto di Dio deve essere come il suo volto».

 

Gesù nell’Apocalisse dice: «Ecco, io sto alla porta e busso»

Sì, Gesù, ritorna ancora nella persona che incontri. Gesù ritorna ancora… anche in te.

Tat’jana Kasatkina scrive nell’ articolo intitolato “La speranza in Dostoevskij”: Dostoevskij dice che in ogni uomo è presente qualcosa di ignoto a lui stesso, che è molto più grande di lui, molto più buono di lui, molto più ragionevole di lui, così come appare normalmente. In ogni uomo è racchiusa una forza che lui stesso non vede: chiunque giungesse a quel “se stesso” che si trova in profondità, potrebbe fare di tutto il mondo che ha intorno un paradiso. È una cosa possibile per ognuno di noi in assoluto. «Ogni volta che avete dato da bere o da mangiare… l’avete fatto a me».

In ognuno di questi bambini nuovamente viene sulla terra Cristo. Ogni volta che ci incontriamo tra noi, che incontriamo un altro uomo, dal fondo del suo essere a noi risplende Cristo; al contrario, quando rifiutiamo gli incontri, rifiutiamo Cristo. Dietro ad ogni avvenimento della vita contemporanea, per Dostoevski c’era l’avvenimento eterno della storia di Cristo. Non come una storia che si ripete, ma come una storia che ogni volta, con ogni nuova persona coinvolta, si rinnova.

Gesù ritorna perché vuol amare ancora e per questo ha bisogno di noi.

Vuoi le mie mani?

Preghiera di Madre Teresa

Signore, vuoi le mie mani per passare questa giornata aiutando i poveri e i malati che ne hanno bisogno? Signore, oggi ti do le mie mani.

Signore, vuoi i miei piedi per passare questa giornata visitando coloro che hanno bisogno di un amico? Signore, oggi ti do i miei piedi.

Signore, vuoi la mia voce per passare questa giornata parlando con quelli che hanno bisogno di parole d’amore? Signore, oggi ti do la mia voce.

Signore, vuoi il mio cuore per passare questa giornata amando ogni uomo solo perché è un uomo? Signore, oggi ti do il mio cuore.

 

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