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Icona decorativaIcona decorativa27 Dicembre 2016 Silvano Zoccarato

Sveglia missionaria

Don Silvano Perissinotto, direttore dell’ufficio missionario di Treviso, reduce da una visita ai missionari originari di Treviso in Perù e Brasile, scrive una lettera natalizia alle amiche e agli amici del mondo missionario. Vorrei ripresentare ai miei amici alcune frasi di don Silvano perché riproducano anche in voi quello che hanno prodotto in me. Non è il solito invito a interessarsi alle missioni, ma un forte squillo a risvegliarci dal senso di sfiducia, mancanza di entusiasmo, volontà di agire. Certamente va rinnovato lo spirito missionario, ma quale? Crediamo o non crediamo che lo Spirito missionario, quello della Trinità, è ancora attivo? È la carta vincente della Chiesa! Per la vita, per la pace, per la gioia! Sottolineo l’importanza dei fidei donum, nuclei familiari compresi, sogno di don Franco Marton! «In questo momento un ricordo e una preghiera del tutto speciali vanno a quanti di voi si trovano a vivere in Medio Oriente, in Nord Africa e in modo particolare nella martoriata Siria. Sì, aiutateci a non dimenticare gli “estremi confini della terra”, orizzonte di vita cristiana che noi, presi dalle tante cose da fare, dal calo sempre più preoccupante di sacerdoti e seminaristi, e dal lavoro importante della riorganizzazione delle nostre parrocchie e comunità cristiane, rischiamo di dimenticare. Sì, noi abbiamo bisogno di questo scambio, altrimenti rischiamo di pensare che il mondo sia solo quello organizzato attorno ai nostri campanili, senza chiederci come vada il resto del pianeta. Le periferie di Lima e di San Paolo! Come non pensare al linguaggio e alle frasi di Papa Francesco, quando ci aiuta e ci esorta ad essere Chiesa in uscita verso le periferie geografiche ed esistenziali del mondo? La “periferia delle periferie” ci aiuta a mantenere lo sguardo aperto sul mondo e a leggere i problemi non solo a partire da noi; le emigrazioni spesso non sono il frutto di una scelta “libera” delle persone, ma della strategia economica delle multinazionali e dei governi conniventi che rubano la terra alla gente. L’annuncio del Vangelo va fatto sempre da persona a persona, amando anche le estreme periferie che rischiano di essere abbandonate e dimenticate dal resto del mondo. Speriamo che la Veglia Missionaria diventi sempre più il braccio accogliente di una chiesa che riconosce tutte le “partenze ad gentes” che avvengono nelle nostre comunità. È stato interessante notare la presenza di molti nuclei familiari che hanno fatto o si preparano a fare un’esperienza in missione».

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